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-Mariella-.
Serena Williams regina a Parigi
Sharapova sconfitta in due set
L’esultanza di Serena Williams dopo la vittoria
La n.1 del ranking mondiale soffre solo in apertura. Finisce 6-4, 6-4.
Secondo successo al Roland Garros,
il 16° in un torneo del Grande Slam
Il ciclone Serena spazza anche la Siberia: inarrestabile e
inesorabile, la terribile Williams travolge Maria Sharapova, campionessa
in carica, inanellando la 31/a vittoria consecutiva e conquistando dopo
11 anni il secondo titolo al Roland Garros, il 16/o in un torneo del
Grande Slam. E domani, nella finale maschile, un derby spagnolo, Rafa
Nadal, opposto a David Ferrer, cerca - con ottime probabilità di
trovarlo - il doppio record dell’ottavo titolo al Roland Garros e
dell’ottava vittoria nello stesso torneo dello Slam.È stata una sfida tra regine, tra la numero 1 e la numero 2, la
finale femminile degli Open de France 2013. E la regina del mondo ha
preso possesso del reame di Francia, al termine di un’ora e 46 minuti di
grande tennis, di una battaglia vinta - con un doppio 6-4 - contro una
magnifica avversaria, che però nulla ha potuto contro il predominio e la
potenza del ciclone Serena. Il che mitiga un po’ la delusione per la
sconfitta subita giovedì in semifinale da Sara Errani, e dimostra quanto
in effetti fosse onorevole e inevitabile quella eliminazione. Tra
gemiti e grida, è stata anche una finale ad alto livello di decibel, tra
due delle più gagliarde “urlatrici” del circuito. Che si sono battute
cone leonesse. Più potente la 31enne americana, «fisicamente e
tennisticamente un mostro» come l’ha definita la Errani, capace di
battere prime palle di servizio sui 200 all’ora (velocità raggiunta da
pochi uomini); regolare ed elegante la 26enne russa, che però ha
commesso troppi doppi falli e, pur rispondendo nel complesso bene alle
bordate dell’ avversaria, non ha saputo granché spiazzarla con passanti
incrociati. Nel primo set Masha è partita bene, portandosi sul 2-0. Poi
ha recuperato dal 2-4 al 4-4, per cedere infine a Serena. Nella seconda
frazione, il break della svolta sul 2-1, quindi l’americana avanti e la
russa a recuperare. Fino al decimo game, quando la “piccola” Williams
(che nel 2002 in finale batté proprio la sorella maggiore Venus) ha
messo a segno il punto decisivo con un ace: il decimo del match, contro
due per la Sharapova. Il che, assieme alla percentuale di prime palle di
servizio (69% contro 55%), contribuisce a spiegare il risultato. Così,
le 16 sfide tra le due regine hanno visto 14 vittorie di Serena e due di
Masha (l’ultima nel 2004).«Adoro Parigi, adoro il pubblico e voglio vincere ancora qui. Passo
molto tempo qui e penso di essere parigina», ha detto dopo il match, in
francese, una raggiante Williams. Alla quale ha consegnato il trofeo, la
coppa Suzanne Lenglen, la 41enne ex campionessa spagnola Arantxa
Sanchez, che di Open de France ne ha vinti tre. Sorridente anche la
bella siberiana: «Ho fatto un torneo molto buono ma sono incappata in
un’avversaria fortissima», ha dichiarato, ricordando il «momento
assolutamente incredibile» vissuto sulla terra rossa parigina l’anno
scorso, quando sconfisse in finale la Errani.Ma la 26enne romagnola avrà domani la possibilità di rifarsi nel
doppio, assieme alla tradizionale compagna, la 30enne tarantina Roberta
Vinci (lei pure eliminata da Serena, ma negli ottavi): le due “Cichi”,
coppia n. 1 mondiale e campionesse in carica, affronteranno in finale le
russe Ekaterina Makarova e Elena Vesnina.Poi, la finale del singolare maschile, anche se la vera finale - che
non a caso ha replicato quella del 2012 ed è stata resa impossibile solo
dagli scherzi del sorteggio - è stata la semifinale di ieri tra Nadal e
il serbo Novak Djokovic, n. 1. Una maratona di 4 ore e 37 minuti che ha
visto il 27enne maiorchino, n. 4, spuntarla dopo cinque massacranti
set. Tutti per lui i favori del pronostico: al valenciano Ferrer, n. 5,
resterà probabilmente solo la sodisfazione di aver raggiunto, a 31 anni e
al 42/o tentativo, la prima finale di uno Slam.
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