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L’uomo sepolto dal lago che morì per amore
23/08/2012 - Ritrovato il corpo di Dirk Kann, dieci anni dopo l'incidente nel lago Michigan
Una storia di amicizia e di coraggio, sepolta dalle acque del lago Michigan. Oltre 20 metri di acqua hanno seppellito per dieci anni il corpo di Dirk Kann, inventore, uomo d’affari, uomo generoso che morì dopo aver salvato la vita di un suo caro amico. Dieci anni dopo, il suo corpo, completo di equipaggiamento per le immersioni, è stato trovato sul fondo del lago.
TRE AMICI - Erano in tre. Tre cari amici, di lunga data, esperti nelle immersioni: avevano per anni esplorato insieme il lago Michigan, e anche quel giorno avevano in programma un’escursione fotografica al relitto della leggendaria Lakeland, sepolta a 70 metri di profondità.
L’uomo sepolto dal lago che morì per amore
23/08/2012 - Ritrovato il corpo di Dirk Kann, dieci anni dopo l'incidente nel lago Michigan
L'uomo sepolto dal lago che morì per amore
di Tommaso Caldarelli
Una storia di amicizia e di coraggio, sepolta dalle acque del lago Michigan. Oltre 20 metri di acqua hanno seppellito per dieci anni il corpo di Dirk Kann, inventore, uomo d’affari, uomo generoso che morì dopo aver salvato la vita di un suo caro amico. Dieci anni dopo, il suo corpo, completo di equipaggiamento per le immersioni, è stato trovato sul fondo del lago.
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TRE AMICI - Erano in tre. Tre cari amici, di lunga data, esperti nelle immersioni: avevano per anni esplorato insieme il lago Michigan, e anche quel giorno avevano in programma un’escursione fotografica al relitto della leggendaria Lakeland, sepolta a 70 metri di profondità.
Era il 1999, il 4 settembre, quando i tre uomini, Dirk Kann, Greg Olsen e Richard Boyd: “Avevano visitato la Lakeland per più di cinque anni e l’avevano esplorata insieme più di 20 volte”, dice il Daily Mail, che ha parlato in esclusiva con la moglie dell’uomo: quel giorno scesero in due, Kann e Olsen. “Usando una corda fissa che connetteva la Navy Boat con la Lakeland, Olsen e Kann si sono immersi in una spedizione fotografica del relitto che da anni ormai conoscevano”, scrive il giornale inglese. Entrambi i subacquei avevano tre riserve d’aria: un regolatore primario, un regolatore secondario e una piccola bottiglia. Ma questo non è bastato ad evitare la tragedia: la prima parte dell’immersione si concluse senza rischi né problemi. Al momento della risalita, il serbatoio primario di aria di Olsen iniziò a fare i capricci, sparando l’aria in maniera continuativa – una condizione che porta il serbatoio ad esaurirsi in poco tempo.
L’INCIDENTE - Anche il distributore secondario fu accidentalmente manomesso da Kann e così Olsen non ebbe altro modo che quello di contare sulla sua piccola riserva d’aria, che dopo poco tempo si esaurì. Così Kann cedette ad Olsen il suo distributore secondario: ma poco tempo dopo fu lui ad essere in pericolo. “Greg disse che Dirk non aveva il suo regolatore in bocca. I suoi occhi erano spalancati, enormi”. Olsen allora cedette la sua riserva d’aria a Kann e i due iniziarono a “scambiarsi l’aria” ma, alla fine, Kann diventò “completamente inabile: sembrava stesse scomparendo”, disse poi Olsen alla polizia. L’uomo aveva due opzioni a quel punto: “Poteva estrarre il regolatore dalla bocca dell’amico e continuare la sua ascesa, o lasciare l’amico con l’aria e dirigersi in superficie”. Scelse di comportarsi proprio in questo modo. Ma Kann non si vide più: scomparso, inghiottito dalle onde. Solo oggi – dopo che un pescatore, anni fa, accidentalmente prese alla lenza il suo corpo, ma poi lo perse – dei subacquei hanno ritrovato il suo corpo, ancora nella muta da sub. Inghiottito dal lago.
Immagini: Daily Mail / Wisconsin Natural Society
www.giornalettismo.com/archives/461...mori-per-amore/. -
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