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Un altro duro colpo per l’industra dell’intrattenimento per adulti: a soli 30 anni ci lascia Hollie Stevens, una delle più grandi dive del genere hard degli ultimi dieci anni. Magari il grande pubblico non saprà neanche chi è questa bella bionda classe 1982, ma ogni uomo che si rispetti avrà ammirato le sue performance almeno una volta nella vita. Tutti noi maschietti dobbiamo rendere onore a una grande attrice, sconfitta dal cancro nel pieno della sua esistenza.
Hollie Stevens fin dagli esordi è stata soprannominata “la Moana Pozzi statunitense”, e ora che siamo qui a raccontare il triste epilogo della sua vita, il paragone diventa ancora più indovinato. Le due hanno in comune la morte in giovane età e nel pieno del successo professionale. La vicenda di Hollie Stevens, originaria di San Francisco, ci racconta però anche di una condizione in cui si trovano milioni di americani, quella dell’assenza di qualsiasi tipo di copertura sanitaria in una società dove senza assicurazione non puoi curarti.
Nel 2011, dopo una visita medica, le viene diagnosticato un cancro al seno in fase avanzata. I segni li aveva già da tempo, ma nelle sue parole ci sono i motivi delle cure ritardate: “Certo, l’ho notata. E ho anche prestato attenzione alla macchia. Ma andare da un medico è difficile quando non hai alcun tipo di assicurazione”. Forse però aveva sottovalutato la situazione: “Mi sono spaventata e sono andata dal medico, ma non mi aspettavo che mi dicessero che avevo il cancro. Mi sono sentita come se una bomba mi fosse stata sganciata addosso”.
Da lì ha avuto inizio il suo calvario, che però non è servito a salvarla da un cancro che era andato in metastasi e aveva già raggiunto il cervello. Lei non si è mai arresa, documentando con foto e video sul suo blog le varie fasi delle cure e della malattia, fino all’ultimo giorno. Il suo messaggio finale è chiaro come il sole: “Vorrei che le persone sapessero che la cosa che amo di più, che mi rende più felice, è essere un’amica e una moglie. Ecco cosa vorrei che ricordassero di me”. Molto spesso dimentichiamo che, dietro le performance spesso selvagge sul set, ci sono ragazzi e ragazze come noi.
Hollie Stevens peraltro era molto brava e apprezzata come diva del porno. Dal 2003 ha preso parte a oltre 170 titoli, molti diventati veri e propri cult del genere, tanto da farle vincere nel 2004 un AVN Award (gli Oscar del cinema hard) per la Best All-Girl Sex Scene nel film The Violation of Jessica Darlin. Noi vogliamo ricordarla e onorarla, un’altra grande del cinema a luci rosse che lascia le scene.
qnm.it/
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