La panchina di Mariella Forever

LISTA DISPERSI COSTA CONCORDIA

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  1. EternBoyX
     
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    Mancano ancora all'appello 17 persone che erano imbarcate sulla Costa Concordia, secondo quanto reso noto dalla Costa Crociere durante il vertice che si é tenuto oggi pomeriggio in prefettura a Grosseto. Lo riferisce il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras.

    La valutazione della Costa Crociere, spiega Marras, è stata fatta anche in base alle segnalazioni dei parenti e alle presenze negli alberghi. Prima del ritrovamento dei due morti sulla Costa Concordia, la Costa Crociere aveva rettificato il numero dei presunti dispersi precisando che si trattava di 19 persone, 13 passeggeri e 6 componenti l'equipaggio. Durante una riunione in prefettura, però, è giunta la notizia del ritrovamento dei due cadaveri, trovati su un ponte della Costa Concordia. Da qui, il calcolo di rimanenti 17 presunti dispersi.

    Ore di attesa, a Rimini, per i due cittadini - William Arlotti, 36 anni e la figlia di 5 anni - che erano a bordo della Costa Concordia e che risultano ancora nella lista dei dispersi. Padre e figlia erano in crociera insieme alla fidanzata dell'uomo che, nelle scorse ore, ha fatto ritorno a casa, a Villa Verucchio, paese della Valmarecchia nell' entroterra riminese. In Toscana si trovano la madre e la cugina di Arlotti, in costante contatto con gli altri componenti della famiglia rimasti in Romagna e con l'amministrazione comunale che sta seguendo passo passo l'evolversi della vicenda e che da subito, sindaco Gnassi in testa, si è messa a disposizione dei familiari del giovane.

    Difficile, a quanto appreso, individuare dove potessero trovarsi il riminese e la figlia al momento dello scontro della nave da crociera con uno scoglio davanti all'Isola del Giglio ma non è escluso che, nel caos dell'evacuazione, possano essere finiti nella parte dello scafo ora soggetta a maggiore inclinazione. Nel quartiere di Rimini dove vive la famiglia del 36enne - stretta nel massimo riserbo - regnano calma e il silenzio. Fuori dalla palazzina dove si trova l'abitazione familiare, volteggia una scaletta su cui si arrampicano alcuni 'Babbo Natale' rossi, segno delle feste da poco passate. La fidanzata dell'uomo, separata dal compagno e dalla bambina al momento di salire sulle scialuppe - e che, giunta a terra, non è più riuscita a mettersi in contatto con loro - è tornata a casa oggi. A quanto si è appreso, la donna - figlia di un ex dipendente comunale di Villa Verucchio e molto conosciuta nella cittadina della Valmarecchia - sta bene, dal punto di vista fisico, ma è ancora sotto choc per quanto avvenuto al largo delle coste toscane e, in particolare, per avere perso ogni traccia del compagno e della bambina. I due giovani, sempre a quanto si appreso, si vedevano spesso per le vie di Villa Verucchio dove il riminese, probabilmente, si era di fatto trasferito.

    Una donna peruviana manca all' appello e potrebbe quindi essere una delle vittime del naufragio della Cosa Concordia. Lo indica la stampa Usa online, citando fonti diplomatiche peruviane. Una delle almeno cinque vittime accertate è un membro dell'equipaggio di nazionalità peruviana.

    Anche per la prefettura e i carabinieri di Enna, Lucia Virzì, 49 anni, dipendente comunale, originaria del capoluogo e Maria Grazia Trecarico, 50 anni originaria di Leonforte ma residente da anni a Priolo, che viaggiavano a bordo della Costa Concordia risulterebbero censite a terra dopo il naufragio anche se di loro si sono perse la tracce. "In un primo momento sembrava che la signora Trecarico e l'amica Lucia Virzì fossero state trasferite all"hotel Hilton di Roma - dicono dalla Prefettura di Enna - la figlia della Trecarico, Stefania Vincenzi 17 anni insieme al fidanzato, Andrea Ragusa, 17 anni, entrambi imbarcati sulla nave naufragata al largo dell'isola del Giglio, avrebbero perso le tracce delle due poco prima di imbarcarsi sulle scialuppe di salvataggio". La ragazza e il suo fidanzato "sono andati all'Hilton dove però non risulta che - aggiungono dalla prefettura - le due donne siano mai giunte". "Siamo costantemente in contatto con i Carabinieri di Grosseto - dice il comando provinciali dell'Arma a Enna - in attesa di notizie".

    Intanto la vedova di Jean Pierre Micheaud, uno dei due turisti francesi morti nell'incidente della Costa Concordia avvenuto venerdì davanti all'isola del Giglio, rientrerà questa sera a Marsiglia con un volo di linea dell'Alitalia (AZ7398) previsto in partenza alle ore 21.30 dall'aeroporto di Fiumicino. Accompagnata da funzionari dell'ambasciata francese e da un'amica, la donna ha raggiunto intorno alle 18.30 il terminal 1 del Leonardo da Vinci insieme con un'altra decina di connazionali. Stretta nel suo dolore, confortata dall'amica e assistita dal personale di scalo dell'Alitalia e da agenti della polizia di frontiera, la vedova è stata quindi accompagnata in una sala Vip dell'Alitalia dove, in compagnia degli altri suoi connazionali scampati al naufragio e ancora scossi per la brutta avventura vissuta, "sembrava di stare sul Titanic", le poche parole pronunciate con un filo di voce dai sopravvissuti, attenderà la chiamata all'imbarco prevista intorno alle 21. Poco prima delle 23, l'arrivo quindi a Marsiglia.
     
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  2. EternBoyX
     
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    16 gennaio 2012- I vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte alla ricerca dei dispersi della Concordia, hanno ritrovato, a bordo della nave, il cadavere di un uomo. Si tratta della sesta vittima accertata del naufragio. Il corpo era nel secondo ponte, in una parte non invasa dall’acqua. Aveva il giubbotto salvagente ed era un passeggero.
    Scende quindi a 16 il numero dei dispersi (dieci passeggeri e sei membri dell’equipaggio). Tra questi vi sarebbe anche una bambina di cinque anni.
    E mentre si cercano ancora i sopravvissuti, aumentano le polemiche sulla gestione dell’emergenza da parte del comandante della nave Francesco Schettino e sull’impreparazione del personale. Schettino, infatti, non avrebbe immediatamente mandato il “may day”, dopo l’urto con lo scoglio a poca distanza dall’isola del Giglio. Quando i passeggeri si sono accorti che qualcosa non andava, vi è chi ha chiamato dal cellulare amici o familiari. Alcuni di questi ultimi, a loro volta, hanno chiamato le forze dell’ordine.
    Come il caso della telefonata ricevuta dai carabinieri di Prato. I militari sono stati avvertiti dalla parente di una signora imbarcata. Questo episodio era stato reso noto già dal contrammiraglio Ilarione Dell’Anna, direttore marittimo della Toscana e coordinatore delle operazioni della Guardia Costiera: “la mia centrale operativa di Livorno è stata avvertita del disastro dai carabinieri di Prato, che avevano avuto la segnalazione dalla parente di una signora imbarcata.
     
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  3. EternBoyX
     
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    SOLA DEL GIGLIO / Una corsa contro il tempo per trovare le ultime 16 persone disperse. Nella notte il ritrovamento della sesta vittima (La notizia), che ha fatto scendere a 16 il numero dei dispersi. Secondo le liste passeggeri in mano alla Guardia costiera, 10 delle persone mancanti all’appello sarebbero turisti, mentre glia altri 6 membri del’equipaggio.

    Forniti i nomi dei 6 italiani ancora dispersi: William Arlotti, di 30 anni residente a Rimini, e sua figlia di 5 anni; una coppia di Biella – di cui ancora non sono state rese note le generalità – e due donne siciliane di Enna, Maria Grazia Trecanico e Luisa Virzi. Quest’ultime sono state censite nella lista delle persone salite sulla scialuppa di salvataggio, ma di loro poi nessuna notizia. Si pensa che le due possano essere cadute in mare e che non siano riuscite a mettersi in salvo Tra i dispersi anche due coppie di francesi, due americani e una peruviana.



    Leggi tutto: http://www.cronacalive.it/costa-concordia-...l#ixzz1jcgDNXV2
     
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    speriamo bene anche se purtroppo non penso che ci sia piu' qualcuno vivo... :04d6ik.gif:
     
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    Dentro la Concordia

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    Tavoli, sedie e suppellettili rovesciati. Il mondo capovolto della Concordia come è apparso agli uomini della Guardia Costiera penetrati all'interno della nave da crociera incagliata sugli scogli dell'Isola del Giglio (Foto della Guardia Costiera)
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  6. EternBoyX
     
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    Se finora ci siamo arrovellati sul perché il comandante della nave affondata di fronte all'isola del Giglio non abbia lanciato in tempo l'allarme, oggi abbiamo un altro inquietante interrogativo.

    Perché la Costa Crociere ha fornito un elenco incompleto dei dispersi? Il comunicato ufficiale della compagnia indica 16 persone scomparse.

    Non è così. Non è questa la verità. La lista in mano all'unità di crisi coordinata dal prefetto Giuseppe Linardi contiene quaranta nomi. Avete letto bene: quaranta, di cui dieci sono italiani. E la Procura guidata da Francesco Verusio sta indagando sui dati forniti dalla Costa.


    E allora perché i numeri diffusi sono molto più bassi? Per non creare allarmismi? La domanda sfiora il paradosso e l'assurdo. Quasi quanto è difficile comprendere che cosa si nasconda veramente dietro il comportamento del comandante Francesco Schettino, in carcere con l'accusa di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono della nave.

    Quaranta dispersi, dunque, e sette vittime accertate. La sesta è stata recuperata ieri pomeriggio nonostante fosse stata individuata la mattina alle 2 - a causa di problemi tecnici prima e di mare mosso poi. Un settimo cadavere è stato però notato dai sommozzatori che non sono tuttavia, per ora, riusciti ad avvicinarsi.

    Ma torniamo alla lista di quelli che mancano all'appello, di coloro che vengono definiti «reclamati». Nel senso che per ciascuno di loro c'è qualcuno - un parente, un amico - che da sabato mattina sta impazzendo di dolore e di ansia per avere notizie.

    Eccoli dunque i dieci reclamati nostri connazionali. C'è il giovane papà di Rimini, William Arlotti e la sua bimba di 5 anni Diana. Si erano concessi la vacanza nel Mediterraneo insieme alla fidanzata di William, sopravvissuta ma distrutta dalla loro scomparsa. C'è la sposa trentaduenne di Biella Maria D'Introno, bella come il sole, inghiottita nel buio dell'oblio. Era in viaggio con il marito Vincenzo, i cognati e i suoceri per festeggiare le loro nozze d'argento. Ci sono le due amiche siciliane, Maria Treccarichi e Luisa Virzì - di 50 e 49 anni - salite su una scialuppa ma mai sbarcate. Lo ha raccontato Stefania, la figlia di Maria, in crociera insieme al fidanzato. C'è Giuseppe Girolamo, batterista di Alberobello diplomato al Conservatorio che da un mese lavorava nel gruppo di animazione della Costa.

    E poi ci sono altri sogni, altre speranze, altre cinque donne di cui non siamo in grado di precisare la provenienza geografica, per colpa di quel comunicato ufficiale incompleto e contraddittorio. Stiamo parlando di: Giuseppina Belperio, Laura Farese, Laura Moda, Maria Giuseppina Zinini.

    Per tutti e dieci, ore e ore - quasi quattro giorni - di mistero. Che fine hanno fatto? Sono ancora vivi? Per chi li ama il tempo s'è fermato a quella maledetta notte - venerdì scorso - in cui il gigante del mare si è trasformato in una trappola di morte. Gli alberghi di Orbetello, Porto Santo Stefano, Grosseto sono ormai divenuti la casa di parenti e amici di questi dieci fantasmi.

    Non mancano, ovviamente, anche i familiari dei dispersi stranieri. A parte l'elenco della prefettura, basta farsi due conti sui numeri segnalati da alcune nazioni oltre confine. Dalla Germania, per esempio, è partito l'appello alla ricerca di 11 passeggeri tedeschi. Dagli Stati Uniti confermano l'assenza di 2 cittadini americani. E tra i membri dell'equipaggio non individuati c'è un indiano. Kevin Rebello - fratello del cameriere della Costa Concordia, Russel, di 33 anni, svanito nel nulla - è arrivato da Milano per avere informazioni dirette. Per «reclamare» Russel, sposato, padre di un bimbo di 3 anni, che è stato notato da molti colleghi mentre aiutava i passeggeri a gonfiare il giubbotto salvagente e a salire sulle scialuppe. «Per lui però non c'era posto - spiega il fratello Kevin -. Così almeno mi ha raccontato un suo collega che era accanto a lui quando si sono tuffati tra le onde perché non avevano trovato una sistemazione sulle scialuppe. Solo che l'amico si è salvato, mentre di Russel, che non nuota molto bene, non si sa più nulla. E io ho paura che sia morto». Ora: se è possibile che tra i trenta stranieri qualcuno possa essere stato depennato nella notte o nelle prime ore di oggi - perché si trattava di passeggeri che si sono allontanati - può valere la stessa cosa per gli italiani? I loro familiari sono a stretto contatto come le forze dell'ordine. Difficile immaginare che stiano zitti di fronte alla gioia di aver scoperto che il loro caro è vivo. Mai dire mai, è ovvio.

    Ma c'è un ma. Ieri sera l'elenco ufficiale della Costa Crociere fissava i numeri a 6 vittime e 16 dispersi. Basterebbero già i 10 italiani, l'indiano, i 2 americani e gli 11 tedeschi a provare che il dato degli scomparsi è più alto. E comunque, le identità quantificate - fino ieri dalla prefettura di Grosseto sono 40. Oggi, lo ribadiamo, potrebbero essere un po' meno se da qualche angolo del mondo fosse nel frattempo arrivata la lieta notizia di qualche sopravvissuto distratto, insofferente alle identificazioni di massa o pigro nel comunicare la sua condizione di «vivo».

    I conti, insomma, non tornano. E sinceramente non torna neanche la reticenza della Costa Crociere a offrire informazioni precise. Perché parliamo di numeri, ma non abbiamo a che fare con dei numeri. Stiamo parlando di persone vere. Di veri sentimenti, emozioni, paure. Di vite umane che hanno tutto il diritto a non essere trasformate nel «giallo dei numeri». Non ce n'è proprio bisogno.
     
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  7. EternBoyX
     
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    Questi i nominativi: Italia:
    Dintrono Maria,
    Girolamo Giuseppe, membro equipaggio,
    Trecarichi Maria Grazia,
    Virzì Luisa Antonia,
    Arlotti Dayana,
    Arlotti Williams.
    Germania:
    Bauer Elisabeth (f),
    Ganz Christina Mathi (f),
    Ganz Norbert Josef (m),
    Goergens Gertrud (f),
    Grube Gabriele (f),
    Hoer Egon (m),
    Neth Margarethe (f),
    Schall Inge (f),
    Stumpf Siglinde (f),
    Werp Brunhild (f),
    Werp Josef (m),
    Galle Horst (m),
    Schroeter Margrit (f).
    Francia:
    Blemand Michael (m),
    Gannard Jeanne (f),
    Gregoire Pierre (m),
    Litzler Mylene (f).
    Ungheria:
    Feher Sandor (m), membro equipaggio.
    India:
    Rebello Russel Terence (m), membro dell'equipaggio.
    Peru:
    Soriamolina Erika Fani (f), membro dell'equipaggio.
    Usa: Heil Barbara (f),
    Heil Gerald (m).
     
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    «È tutto sotto controllo, tornate nelle cabine»

    Ma la Costa Concordia imbarcava già acqua
    In un video amatoriale l'ordine impartito dallo staff
    Poco dopo l'evacuazione di tutti i passeggeri a bordo
    MILANO - «È tutto sotto controllo. Tornate nelle vostre cabine». È un suggerimento paradossale quello di un membro dello staff di Costa Crociere - ripreso in un video amatoriale e rilanciato dai Rainews24 - che invita tutti i crocieristi a bordo a tornare nelle rispettive stanze, «perché la situazione è sotto controllo». È il comandante - ripete una donna dell'equipaggio - ad assicurare che la situazione è tranquilla. «Abbiamo risolto il problema che avevamo, invitiamo tutti a tornare nelle cabine», continua la donna ripresa nel video. Mezz'ora dopo l'ordine di evacuazione di tutti i passeggeri.

    Redazione Online
    fonte corriere della sera
     
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    Costa,scafo scivola: ricerche solo in superficie
    Schettino inguaia la Costa: sapeva dell'inchino
    Recuperata la scatola nera della nave ma anche in questo caso il comandante fa una rivelazione sconcertante: "Non dirà nulla, era rotta"
    Nuovo stop alle ricerche dei dispersi della Nave Concordia: gli strumenti hanno infatti rivelato un ulteriore movimento della nave. Immediato è scattato dunque l'ordine ai soccorritori di sospende le operazioni. Restano al momento 12 i corpi recuperati dal relitto, 8 già riconosciuti mentre altri quattro sono ancora senza nome. Per sicurezza i palombari sono inattivi mentre sono riprese le ricerche nella parte emersa della nave.
    Intanto arrivano sui quotidiani le indiscrezioni sull'interrogatorio fornito dal capitano Schettino ai pm che indagano sul disastro. E si tratta di informazioni che, se confermate, metterebbero nei guai la compagnia. Secondo il quotidiano Repubblica, Schettino avrebbe ammesso di aver compiuto un "inchino" all'isola del Giglio ma che l'ordine era partito dalla stessa Costa. "L'inchino è stato pianificato - si legge sul quotidiano -. Mi dissero facciamo una navigazione turistica, ci facciamo vedere, facciamo pubblicità e salutiamo l'isola".

    Trovata la scatola nera. Schettino: "E' rotta"
    E per capire cosa è successo quella notte, i magistrati puntano molto sulla "scatola nera" della Concordia che dovrebbe aver registrato tutto quello che è successo sulla plancia. Condizionale d'obbligo visto che Schettino davanti al gip avrebbe invece gettato un'ombra: "A bordo avevamo il problema che da 15 gg si era rotto il backup del Vdr e avevamo chiesto di aggiustarlo. Ma non era successo". Sulla parte alta della nave c'è il Voyage data recorder che era funzionante e registra sicuramente i dati di viaggio ma non si sa se registra le voci in plancia. Insomma, un'altra tegola del comandante verso la sua compagnia di navigazione.

    Alla Procura di Grosseto, intanto, c'è stato un lungo vertice tra gli inquirenti, mentre è slittata rispetto alle previsioni la presentazione del ricorso al tribunale del riesame di Firenze, contro l'ordinanza del gip che ha portato alla scarcerazione di Schettino. Invece, non attrarrebbe molto l'interesse degli inquirenti la donna moldava vista con il comandante Schettino quella sera, Domnica Cermotan. Anche se lei si è detta pronta a farsi ascoltare.

    fonte tgcom
     
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    Nave Costa,identificati 2 morti francesi
    Forse sono i fidanzatini, manca solo la certezza del Dna

    (ANSA)- ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO), 6 MAR - Identificati altri due degli 8 corpi ritrovati il 22/2 all'interno del ponte 4 della Concordia. Tanti indizi, secondo fonti vicine ai soccorritori, e gli esami autoptici fanno ritenere che due salme siano dei fidanzati francesi Michael Blemend e Mylene Litzler.

    Per la certezza manca solo l'esame del Dna. I loro nomi vanno ad aggiungersi all'elenco delle vittime identificate che salgono cosi' a 21.Domani l'autopsia sulla piccola Dayana Arlotti.Senza un nome ancora 4 corpi.
     
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16 replies since 16/1/2012, 00:48   5275 views
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