La panchina di Mariella Forever

Claudio Bertazzoli, Camilla Auciello

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    CARABINIERE UCCIDE MOGLIE
    A MARTELLATE. "SOFFRIVA
    PER LA SEPARAZIONE" - FOTO



    BOLOGNA - Ha ucciso la moglie a martellate e si è costituito. L'uomo, un appuntato dei carabinieri in servizio a Bologna, ha confessato l'omicidio della coniuge 35enne al commissariato di polizia di Faenza (Ravenna), confessando l'omicidio. Sulla base delle dichiarazioni dell'uomo, i carabinieri si sono recati nell'abitazione della coppia, in via Savena Vecchia a Baricella (Bologna). Lì, verso le 11.30, hanno forzato la porta d'ingresso e sono entrati. Nell'appartamento c'era la vittima, riversa sul pavimento. A fianco del corpo è stato trovato un martello. Sul posto, oltre ai vertici locali dell'Arma, anche la pm Gabriella Tavano. I due avevano una bambina di tre anni, che al momento si trovava in casa di amici di famiglia. Dell'arresto e della convalida del militare si occupa la Procura di Ravenna. Per quanto riguarda invece le indagini sull'omicidio, l'inchiesta si sposta a Bologna. Il militare, a quanto si è appreso, non aveva incarichi operativi e si occupava del servizio mensa. Il militare, 45 anni, ha colpito al capo la compagna, 35enne, con il martello, all'interno della casa durante una lite. Il fatto è avvenuto attorno alle 7. Dopo l'omicidio, l'uomo ha condotto la figlia di due anni da familiari. La ricostruzione della dinamica è al vaglio del reparto operativo del comando provinciale Cc di Bologna. Dopo aver ucciso la moglie, l'uomo è andato al commissariato di polizia di Faenza, dove è stato posto in stato di fermo. Nel pomeriggio è previsto che venga sentito dalla pm Cristina D'Aniello. Non ancora fissata la convalida dell'arresto.

    FIGLIA NON ERA IN CASA La figlioletta di due anni e mezzo della donna uccisa dal compagno carabiniere a Baricella, nel Bolognese, non era in casa al momento della lite tra i genitori, poi culminata nell'omicidio. Lo si è appreso successivamente. L'uomo, Claudio Bertazzoli, è originario di Riolo Terme, nel Ravennate. Per questo, presumibilmente, il militare si è costituito a Faenza in tarda mattinata, dirigendosi nelle proprie zone. La convivente, Camilla Auciello, era invece nata a Bari.

    COLPITA A TESTA E VOLTO L'appuntato Claudio Bertazzoli, da 25 anni nell'Arma, ha ucciso la convivente Camilla Auciello colpendola ripetutamente con un martello alla testa e al volto. Il corpo della donna, trovato accanto al letto in una pozza di sangue, presentava anche diverse ferite da arma da taglio al torace e all'addome. Accanto al corpo, oltre al martello, c'era un paio di forbici. L'appuntato, addetto al servizio di vettovagliamento della caserma Varanini di Bologna, ha poi prelevato la bimba, che dormiva (secondo l'ultima ricostruzione), l'ha portata da alcuni suoi parenti a Riolo Terme e si è poi costituito al Commissariato di polizia di Faenza.

    NON SOPPORTAVA LA FINE «Ho ucciso mia moglie nella nostra casa», ha detto l'appuntato agli agenti, che lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Sembra che la relazione della coppia, in corso da quattro anni, fosse ormai al tramonto e che entrambi si fossero rivolti a un legale per l'affido della bambina. Secondo i primi accertamenti sarebbe questo il movente dell'omicidio. Nella villetta, ad un primo sopralluogo, non sono state trovate lettere o messaggi. Secondo i vicini la vittima, che lavorava per una ditta di catering, ultimamente era depressa e in difficoltà nella gestione della bambina.

    fonte leggo.it
     
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