La panchina di Mariella Forever

PALERMO ORATORIO DEI BIANCHI ALLA KALSA.

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    L’Oratorio dei Bianchi è situato a Palermo nel quartiere della Kalsa che, come molti di voi sapranno, è uno dei più antichi quartieri arabi. L’Oratorio risale al 1400 ed era il luogo in cui si riuniva la confraternita dei Bianchi, così denominati per via della bianca veste che indossavano. La Compagnia dei Bianchi è stata fondata nel 1541 su suggerimento dell’allora futuro vescovo di Crotone, Pietro Paolo Caporella, al vicerè di Sicilia Ferdinando Gonzaga. Il compito di questa confraternita era confortare i condannati a morte e condurli verso una morte più serena, per quanto possibile. All’interno della struttura vi sono, tra gli ambienti principali in cui si riunivano i Bianchi, la chiesetta e la sala Fumagalli. L’Oratorio è a pochi passi da altri siti artistici altrettanto importanti come la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo e Palazzo Abatellis, a tal punto da offuscarlo quasi. Purtroppo non è immediatamente visibile ed essendo poco conosciuto, i turisti si recano presso le altre strutture, appunto. Questo per me è assolutamente un peccato perché vale la pena visitarlo e la mostra è perfino gratuita! Per cui, doppiamente. A differenza di tanti altri siti il cui costo del biglietto a volte può risultare eccessivo per alcuni, magari. Ma andiamo alla mostra per poi ricollegarci alla storia dell’edificio.

    tutto ciò che vi ho detto.

    “Corona di spine” all’ingresso.

    “Porta della Vittoria”.

    “Padre Eterno”.



    Franco Politano, autore della mostra “Apriti cielo”, è un artista catanese. Il tema principale della mostra è Cristo unito anche alle sale e agli elementi caratteristici del posto per la sua storia. Proprio prima di entrare sulla destra vi è una corona di spine e ciascuna spina rimanda ai nostri peccati affinché possiamo ricordarcene e ovviamente rimanda alla corona di spine di Gesù. Entrando sulla destra abbiamo “La porta della Vittoria” e “La porta dell’accoglienza”. La prima è la porta più antica di Palermo (era una delle entrate della città araba) perche è stata spostata all’interno dell’Oratorio quando fu costruito e si è mantenuta perfettamente; questa porta è molto importante anche perché pare che da essa siano entrati i Normanni a Palermo guidati dal Conte Ruggero. Non solo: pare anche che al Conte, prima di andare in spedizione, gli sia apparsa la Vergine Maria e che gli abbia indicato la strada. Difatti, sulla parete sopra alla porta vi è un affresco che raffigura proprio la Vergine Maria che tiene in mano la bandiera bianca che rappresenta proprio la bandiera della vittoria. La seconda porta, invece, è opera di Franco Politano ed è composta da chiodi sporgenti (tutt’altro che accoglienti!) che rimandano ai chiodi della porta antica. È come se le due porte comunicassero fra loro e si raccontassero le vicende accadute.

    https://siderasplendensinterra.wordpress.com/
     
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    “Radici cristiane”.




    Sala Fumagalli.

    “La Barca” e “Le ali della libertà”.

    “Puttini”.



    “Apriti cielo”.

    Beh, cosa ne pensate? Io trovo che la mostra sia splendida e molto suggestiva, fa riflettere molto. Fortunatamente, l’Oratorio è stato riaperto al pubblico e poi ristrutturato intorno al 1900 grazie alla soprintendenza dei beni culturali di Palermo per fruirne al meglio e perché sarebbe stato veramente un peccato. Un tesoro purtroppo nascosto e poco visibile e conosciuto. Ma una volta entrati, ci si chiede come si faceva a non conoscerlo!

    Un bacio a tutti!
     
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1 replies since 11/4/2020, 07:21   30 views
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