La panchina di Mariella Forever

MENù PER NEONATI SVEZZAMENTO

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    da 6 mesi a 1 anno

    Nel secondo semestre di vita la dieta del bambino deve diventare sempre più varia. Nel brodo vegetale si possono aggiungere ancora più verdure (ricorda: il pomodoro non prima dell’ottavo mese perché può essere allergizzante), e anche i cereali si diversificano.

    È arrivato il momento di inserire quelli con il glutine, ossia frumento, orzo e avena, anche questi sotto forma di farine o di semolino. Verso l’ottavo mese, al posto delle farine, si può cuocere nel brodo della pastina molto fine e dopo un mese, quando i primi dentini lo permettono, si può utilizzare un formato più consistente e proporre al bambino le prime pastasciutte.

    Ma la novità più rilevante è costituita dal pesce, un’ottima fonte di proteine nobili, tanto quanto la carne. Il suo pregio nutrizionale più importante sono gli acidi grassi polinsaturi, che abbassano il livello di colesterolo nel sangue e sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso e della retina.

    È essenziale introdurre il pesce, come qualsiasi altro alimento, con gradualità, per notare eventuali sintomi di allergia (come vomito, diarrea, e un’eruzione di tipo orticaria su buona parte del corpo).

    La cosa più semplice è cominciare con i pesci dal sapore più delicato, come il merluzzo, la sogliola e il nasello e provare poi quelli dal gusto più deciso, come l’orata o la spigola.
    Il metodo di cottura migliore è a vapore.

    Oltre al pesce, altre novità nello svezzamento sono l’inserimento dell’uovo, dapprima proponendo solo il tuorlo (al posto della carne o del formaggio nella pappa) e, solo dopo l’anno, l’albume perché è allergizzante, i legumi, ricchi di proteine vegetali, da utilizzare nella preparazione del brodo e del passato, il prosciutto cotto e lo yogurt, una merenda digeribile e ricca di calcio.


    la prima pappa

    La prima pappa, che sostituisce la poppata di mezzogiorno, si prepara utilizzando come base del brodo vegetale. Si mettono a bollire in un litro di acqua una patata e una carota per circa un’ora; poi si filtra e se ne utilizzano circa 100 ml.

    Dopo una settimana si può aggiungere una zucchina e via via altri vegetali; vanno evitate verdure amare o dal sapore troppo forte (cicoria, cipolle, verze).
    Al brodo così ottenuto si aggiungono dei cereali; all’inizio è preferibile la crema di riso precotta perché è la più digeribile e la meno allergizzante. Dopo qualche giorno alla pappa si unisce la carne, liofilizzata oppure omogeneizzata.

    Si comincia con mezzo vasetto di prodotto per passare gradualmente a uno intero. Per quanto riguarda il tipo di carne, in genere si comincia con coniglio, pollo, tacchino e successivamente con vitello e manzo. Per completare la pappa si aggiunge un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, ricco di acidi grassi essenziali e un cucchiaino di formaggio grana stagionato.

    A fine pasto al bambino può essere offerta un po’ di frutta: mela o pera grattugiata. Se non avesse più fame, si può proporre la frutta in un altro momento della giornata: come spuntino a metà mattina o al pomeriggio.

    Dopo un mese dall’inserimento della prima pappa, è arrivato il momento di introdurre anche la seconda che costituisce il pasto serale. Questa pappa di solito si prepara con il brodo vegetale a cui si possono aggiungere un paio di cucchiai di passato di verdura in modo da aggiungere anche una quota di fibre utile per aiutare l’intestino.

    Oltre alla crema di riso si può usare la farina di mais e tapioca (un tubero ricco di amido) che non contiene glutine. Al posto della carne si scioglie nel brodo del formaggio: perfetta è la ricotta, ma si possono usare anche i formaggini in vasetto.


    non solo latte

    Nel corso del primo anno di vita, il bambino compie dei progressi straordinari. La sua crescita ha una accelerazione senza pari: il peso per esempio, dalla nascita al compimento dell’anno, arriva a triplicarsi. Per questo, dopo i primi mesi di vita, il piccolo ha bisogno di un maggior apporto di sostanze nutritive, che il latte da solo non può fornirgli.
    Inizia così lo svezzamento, quel periodo che serve ad abituare il bambino a mangiare altri cibi, a diventare cioè un onnivoro.
    Iniziare con il piede giusto è importante, perché già da subito si pongono le basi per un corretto comportamento alimentare. Per i bambini allattati con il biberon, il momento più opportuno per iniziare le pappe è fra il quarto e il quinto mese, per quelli che prendono il latte della mamma, invece, fra il quinto e il sesto.

    Ecco i suggerimenti per insegnare al bambino a mangiare in modo sano ed equilibrato e scongiurare così il rischio obesità ed altre malattie legate a una cattiva alimentazione:

    utilizzare il più possibile prodotti genuini, meglio se preparati in casa;
    inserire un alimento nuovo per volta, secondo la successione che il pediatra fornirà;
    inserire nell’alimentazione del bambino alimenti tipici della tradizione mediterranea: cereali, verdure, frutta, olio d’oliva e pesce, quest’ultimo fin dal sesto mese (preferire all’inizio pesci più magri come sogliola, nasello, merluzzo);
    non salare le pappe fino alla fine del secondo anno di vita per non sovraccaricare i reni e abituare il bambino a sapori troppo sapidi;
    nei primissimi tempi non insistere troppo se il bambino non vuole la pappa perché fa fatica ad accettare la novità.
    In seguito è meglio assumere un atteggiamento fermo e deciso e non offrire il latte al piccolo che non vuol saperne del cucchiaino. Una volta avviato lo svezzamento, però, i genitori devono imparare a rispettare le reali esigenze e l’appetito del bambino, assecondando i segnali di sazietà quando non ha più voglia di mangiare. L’imposizione infatti può avere un effetto controproducente e instillargli l’idea che solo mangiando può fare contenta la mamma.
     
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    Svezzamento dei bambini a 8-10 mesi

    Cosa proporre nello svezzamento dei bambini a 8-10 mesi? I consigli del pediatra per l'alimentazione.

    a cura di: Pediatria On Line (www.pediatria.it)

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    Schema dei pasti a 8-10 mesi
    Normalmente 4 pasti nella giornata.

    Due pasti sono a base di latte o latticini, con latte materno (ove disponibile) oppure latte adattato di proseguimento (circa 250 ml a pasto); yogurt (1 vasetto di yogurt intero + frutta e/o biscotto); ricotta (80 g + miele o biscotto); farine lattee (alla frutta, ai cereali o al biscotto).

    Due pasti sono a base di minestrina, con il seguente schema:

    200 grammi di BRODO/PASSATO DI VERDURE (versione intermedia o completa) o BRODO DI CARNE;
    30 g di CEREALI (pastina, pane, semolino, creme multicereali, fiocchi);
    CARNE (omogeneizzato 80 g, carne fresca 50 g) o FORMAGGIO (30-40 g) o PROSCIUTTO (30-40 g) o PESCE (50 g) o un TUORLO D'UOVO;
    2 cucchiaini di OLIO D'OLIVA;
    2 cucchiaini rasi di PARMIGIANO.
    Introduzione del glutine
    A partire dai 6 mesi non è più obbligatorio usare alimenti senza glutine. Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali (frumento, orzo, segale e avena), che qualcuno non tollera: è per questo che la si prova tardi. D'ora in poi è quindi permesso mangiare alimenti derivati da queste farine: pasta, pane, semolino, creme multicereali, fiocchi integrali, creme d'orzo, biscotti (senza uovo, però) e fette biscottate.

    Brodo/passato di verdure - versione intermedia
    In una seconda fase, è opportuno che nella preparazione della pappa si incominci ad utilizzare verdure diverse. Oltre a patata, carota e zucchina, si possono aggiungere: sedano, spinaci, bietole/coste, zucca, cipolla, finocchio, lattuga. È però buona regola effettuare sempre un cambiamento per volta, provando una nuova verdura alla settimana: così facendo si individuerà più facilmente la o le verdure non bene tollerate.

    Preparazione: fare bollire le verdure in un litro di acqua a fuoco lento per circa 2 ore (fino a far dimezzare la quantità di acqua) e poi filtrare; passare le verdure filtrate e aggiungerne qualche cucchiaio al brodo. Conservare in frigorifero in recipiente chiuso e rifare ogni due giorni; possibile la conservazione in freezer, surgelando il quantitativo occorrente per un pasto in contenitori diversi e scongelando giorno per giorno. Non aggiungere altri tipi di verdura fino ai 9 mesi compiuti. Non aggiungere sale, né dado.

    Introduzione del pesce
    Il pesce può essere introdotto nella dieta del lattante a partire dagli 8 mesi e non prima, per evitare sensibilizzazioni allergiche. Normalmente lo si aggiunge alla minestrina vegetale, al posto della carne, oppure lo si propone a parte, condito con olio e passato di verdure; se gradito, lo si prepara anche 2-3 volte alla settimana. Esistono in commercio sia il liofilizzato che l’omogeneizzato, ma è possibile utilizzare il pesce fresco (o quello surgelato) cotto a vapore o bollito. È preferibile iniziare con i pesci più magri (cioè trota, sogliola, nasello, merluzzo, dentice, cernia, luccio, branzino, orata, rombo e palombo), ma dopo l’anno di età si può proporre al bambino praticamente qualsiasi varietà di pesce. Non è invece consigliabile neanche l’assaggio di crostacei (gamberi, granchi, aragoste) o di molluschi (seppie, calamari, vongole, cozze).

    Note: in caso di familiarità per allergia (uno o entrambi i genitori allergici, anche se con sintomi non gastrointestinali), l'introduzione del pesce va rinviata a dopo l'anno di età.

    Introduzione dell'uovo
    L’uovo è alimento ricco di ferro, di colesterolo e di proteine ed è quindi utilissimo nella dieta; d’altra parte, insieme al latte di mucca, è fra i principali responsabili di allergia alimentare nel bambino. Per questo si ritiene giusto provarlo gradualmente: dopo i 9 mesi di età si fa assaggiare il tuorlo (prima qualche cucchiaino aggiunto alla minestrina e poi un tuorlo intero al posto della carne, una volta alla settimana); dopo l’anno di età, si può dare l’uovo intero (alla coque, sodo, strapazzato con il formaggio o cotto nella salsa di pomodoro; è permessa la frittata, purché cotta al forno o in padella antiaderente senza grassi).

    Note: in caso di familiarità per allergia (uno o entrambi i genitori allergici, anche se con sintomi non gastrointestinali), l'introduzione dell'uovo va rinviata a dopo l'anno di età.

    fonte.mammaepapa.it
     
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    ULTIMA FASE..


    * Si può introdurre l'UOVO che andrà a sostituire la carne, il pesce, i formaggi e i legumi.

    Come si usa: SODO, almeno 2 volte a settimana indifferentemente a pranzo o a cena. Per ridurre il rischio di ALLERGIE, per le prime tre somministrazioni usare solo il TUORLO (rosso) e poi si può introdurlo INTERO.

    * Possiamo iniziare ad usare poco SALE, meglio se IODATO.
    * Si possono usare con progressione nell'arco di tre mesi SPEZIE ed ERBE AROMATICHE.
    * FRUTTA: kiwi, fragole, frutti di bosco.
    * Se prima dell'anno di vita il LATTE di mucca si poteva introdurre sotto stretto controllo medico ed in casi particolari, ora si può introdurre tranquillamente in questo modo:

    1. 50% di acqua + 50% di latte parzialmente scremato (per 15 giorni),
    2. se non ci sono state reazioni allergiche si passa ad un terzo di acqua + due terzi di latte (per altri 15 giorni)
    3. infine tutto latte intero.

    Nel latte intero si possono aggiungere: CACAO, OVOMALTINA, NESQUIK

    Ancora MOLTA ATTENZIONE a:

    * frutta secca, non dare prima dei 18 mesi meglio ancora i due anni per pericolo "inalazione"
    * anche i crostacei non prima dei 18 mesi poichè ad alto livello allergologico; infatti, proveniendo, in origine, dalla stessa famiglia degli acari, c'è il rischio di un esposizione, nei soggetti con predisposizioni, all'allergia da acari.

    fonte.curvedicrescita.com/
     
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    Svezzamento: il menù perfetto per il tuo bambino


    Menù svezzamento: quando, come e con quali alimenti


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    Lo svezzamento
    rappresenta una fase molto importante e delicata per il bambino e per
    la sua vita futura. Esso consiste nel passaggio da un'alimentazione
    liquida, basata esclusivamente sul latte, ad un'alimentazione mista in cui si introducono i cibi solidi.



    Di norma lo svezzamento viene consigliato non prima del compimento del 5°-6° mese di vita, ma deve essere un passaggio graduale e soprattutto non forzato per il bebè. È bene capire se nostro figlio è pronto per vivere serenamente questo tipo di cambiamento e, nel caso in cui così non fosse, rimandare in un secondo momento.



    Uno svezzamento troppo anticipato può infatti far correre al bimbo due rischi: quello del sovrappeso, per un'eccessiva introduzione di calorie, e quello dello sviluppo di intolleranze alimentari e/o allergie.



    Ecco dei suggerimenti per un menù ideale che accompagni gradualmente il piccolo nella sua fase di svezzamento.

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    Lo Svezzamento con la Vellutata di zucchine

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    Arrivano le temperature calde e per conquistare i palati dei nostri piccoli terremoti, abbiamo bisogno di ricette per bambini semplici e facilmente digeribili ma soprattutto di piatti gustosi e freschi, come ad esempio la Vellutata di zucchine.

    Rigorosamente da servire tiepida e con tanti pezzettini di pane tostato, questa semplice ricetta sarà molto apprezzata del tuo bambino per il suo sapore dolce e delicato.

    Le zucchine, un ingrediente amico dei bambini
    Dalla forma allungata e dalla buccia verde, a seconda delle varietà (che può variare dal chiaro allo scuro), è possibile gustare le nostre buonissime zucchine da aprile a ottobre.

    Le zucchine sono caratterizzate da un basso potere calorico e da un buon contenuto di calcio, ferro, potassio, fosforo e vitamina C. Inoltre, l’alto contenuto di acqua e di fibre rendono le zucchine di facile digestione.

    Ricette svezzamento 6 mesi: la Vellutata di Zucchine
    Per la nostra ricetta Vellutata di zucchine, ti serviranno:

    2 zucchine
    2 patate
    1 cucchiaino di parmigiano o grana grattugiato
    1 cucchiaino di olio di oliva extravergine
    Lava le verdure, spunta le zucchine e pela le patate. Taglia tutto in pezzettini piccoli e aggiungili in una pentola con 300 ml di acqua. Fai lessare le verdure per 20-30 minuti a fiamma bassa.

    Prendi le verdure e frullale in modo da ottenere un composto omogeneo. Rimetti le verdure nel brodo e amalgama bene. Versa in un piatto e aggiungi un cucchiaino di formaggio e un filo d’olio.

    Servila tiepida, rinfrescherà anche nelle giornata più calde.

    Vuoi rendere il tuo piatto più colorato? Osa con i colori e i profumi: presenta un piatto colorato e divertiti creando con altri ingredienti dei personaggi… il tuo bambino apprezzerà molto!

    Ti è piaciuta questa ricetta e cerchi altre idee appetitose? Guarda tra i nostri ebook Svezzamento e Alimentazione per bambini e scarica quello che fa per te!

     
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5 replies since 10/11/2010, 12:00   5538 views
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