La panchina di Mariella Forever

SALMA HAYEK

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  1. -Mariella-
     
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    Salma Hayek: "Matteo mi manda in estasi"
    Si parla di Garrone, of course, regista di Il racconto dei racconti. “Per lui scalo le montagne vestita da regina, con tanto di corona” dice la diva. Un’altra “scalata” l’attende come produttrice: quella all’Oscar. Qui svela le sue carte. Guarda la storia della sua carriera (matrimonio compreso)




    «Il mio segreto? Scelgo solo cose in cui credo davvero». E se lo dice Salma Valgarma Hayek Jiménez vale la pena di ascoltarla. Perché questa chica caliente del cinema è molto più di un’attrice famosa a Hollywood. Solo per fare un esempio, come produttrice della serie tv Ugly Betty ha contribuito a trasformare la sua interprete, la latina America Ferrera, in un’icona negli Usa. E all’ultimo festival di Cannes si è fatta notare per un’altra scelta originale: trasformare un libro leggendario come Il profeta di Khalil Gibran in un cartoon. Una scelta da produttrice, ma non solo: Hayek darà anche la voce a uno dei personaggi.
    Madre (di Valentina Paloma, sette anni) e consorte del multimiliardario del lusso François-Henri Pinault (sua la holding che detiene marchi come Saint Laurent e Gucci), Hayek è in questi giorni sul set del film di Matteo Garrone, Il racconto dei racconti. La incontriamo per tutti questi motivi.
    Ha occhi scuri di velluto e ciglia lunghissime, capelli folti con leggeri colpi di sole. La figura, sottile, è evidenziata da un tubino nero che incornicia il suo generoso décolleté. Il look è total black, vertiginosi tacchi a stiletto inclusi.

    Sta girando con Matteo Garrone. Il film si ispira alla raccolta di fiabe napoletane del diciassettesimo secolo di Giambattista Basile...
    Il racconto dei racconti è una favola nera ambientata nel Seicento, anche se definirla così non rende l’idea, Matteo sta creando una specie di realtà a sé stante... Quando mi ha chiamata ero in estasi, è il miglior regista del mondo e credo che questo sarà il suo miglior film di sempre. Le spiace se ci spostiamo dal sole? Devo essere pallida, molto pallida (ride).

    Che ruolo interpreta?
    Sono una regina tra due re, mio marito è John C. Reilly, lo è anche Vincent Cassel, ma non le svelo perché. È una grossa produzione, stiamo girando in lingua inglese ed è la prima volta che Matteo lavora esclusivamente con attori professionisti, anche se non tutti sono nomi famosi. Gli effetti speciali credo lasceranno senza parole.

    È un film difficile da girare?
    Molto, anche perché Matteo sta fisicamente dietro la macchina da presa e, come ogni bravo regista, sceglie le location più impensate.

    Per esempio?
    In questi giorni mi sto arrampicando su per una montagna in Sicilia, in provincia di Ragusa. I costumisti mi devono vestire con abiti d’epoca, e tanto di corona, il tutto in posti inaccessibili e in un metro quadrato di spazio (ride). Ma John C. Reilly non è messo meglio: ieri lo guardavo, nell’acqua gelata con addosso una muta del Seicento, povero!

    All’ultimo festival di Cannes ha mostrato in anteprima Il profeta. Dobbiamo dedurre che di giorno fa l’attrice e di notte la produttrice?
    È una coincidenza che le cose si siano sovrapposte, cerco di non farlo succedere e soprattutto non sto mai lontana da mia figlia per più di una settimana. Se non posso vederla tutti i weekend apro un negoziato con la scuola. Adesso per esempio l’ho portata con me, impara un po’ di italiano, ma non più di tre settimane di fila, altrimenti le sballo i ritmi.


     
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17 replies since 9/11/2010, 10:33   1657 views
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