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poesia che non conoscevo, è fra le meno note di pascoli (forse ricordavo solo l'ultimo verso, perchè quell'immagine del mare che lava la macchia non mi giunge nuova )
anche qui, cmq, si notano i tratti fondamentali della poesia pascoliana, come ad es. l'esigenza di parlare di una natura "attiva", che interviene sulle cose per modificarle, ma non sempre, per ragioni misteriose, lo fa, e quindi rimane solo il canto un po' tragico del poeta, che invoca invano una soluzione...
adesso vi posto un'altra poesia di pascoli, interessante soprattutto per gli spunti musicali che offre...
Alba festiva
Che hanno le campane, che squillano vicine, che ronzano lontane? È un inno senza fine, or d'oro, ora d'argento, nell'ombre mattutine. Con un dondolìo lento implori, o voce d'oro, nel cielo sonnolento. Tra il cantico sonoro il tuo tintinno squilla, voce argentina - Adoro, adoro - Dilla, dilla, la nota d'oro - L'onda pende dal ciel, tranquilla. Ma voce più profonda sotto l'amor rimbomba, par che al desìo risponda: la voce della tomba.
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