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Ipertiroidismo in gravidanza
Il sospetto di ipertiroidismo durante la gravidanza può insorgere in presenza della seguente sintomatologia:
* cute calda ed umida, * perdita di peso, * frequenza cardiaca superiore a 100 bpm, * presenza del gozzo, * stanchezza muscolare, * ipersudorazione, * intolleranza al caldo, * affaticabilità generalizzata, * ansia.
Tale quadro clinico deve essere approfondito richiedendo alcuni esami di laboratorio, di norma FT4, FT3, TSH ed è confermata l’ipotesi se l’esito risulta essere il seguente:
* FT4 elevato, * FT3elevato, * TSH basso.
Il mancato trattamento della tireotossicosi durante la gestazione può apportare molteplici complicanze sia materne che fetali:
Complicante materne
* ipertensione, * parto prematuro, * preeclampsia, * problemi cardiaci, * distacco di placenta * aborto spontaneo, * anemia.
Complicanze fetali
* basso peso, * prematurità, * morte endouterina, * morte neonatale, * malformazioni congenite, * ipertiroidismo fetale, * ipertiroidismo neonatale.
L’ipertiroidismo in gravidanza e le complicanze ad esso associate possono essere controllate con un’adeguata terapia farmacologica, i cui effetti collaterali più comuni sono prurito ed eruzioni cutanee, mentre il ricorso all’intervento chirurgico è limitato a casi eccezionali quali neoplasie e carcinomi.
E’ caldamente consigliata la ripetizione degli esami di laboratorio ogni 4 settimane durante tutta la gravidanza.
La prognosi materna e fetale di queste gravidanze è ottima se l’ipertiroidismo viene adeguatamente controllato; anche durante l’allattamento l’assunzione dei farmaci sopracitati non presenta alcuna controindicazione, come norma prudenziale è tuttavia opportuno che la puerpera in trattamento impieghi il farmaco in dosi frazionate lontano dai pasti del bambino e che lo stato tiroideo del lattante venga verificato periodicamente.
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