La panchina di Mariella Forever

GIARDINO D'AUTUNNO

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  1. EternBoyX
     
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    Tra tutti gli arbusti da bacca che vanno per la maggiore durante gli acquisti d’autunno da parte degli appassionati, ce n’è uno che molto particolare. Sono infatti poche le piante che possono sfoggiare dei frutti dal colore così strano: le bacche che produce la callicarpa infatti sono di un viola metallico che dà loro un aspetto davvero alieno e curioso. Non per niente gli americani la chiamano “Beautyberry”, appunto “belle bacche”. Le bacche sono la parte più interessante per chi vuole dare un posto a questo arbusto nel proprio giardino: hanno un grande impatto estetico nel momento magico in cui la pianta perde le foglie e si mantengono a lungo durante i primi freddi, sui rami lisci.
    Purtroppo le meravigliose bacche non sono corredate da un portamento che dà loro il giusto rilievo: la callicarpa infatti, va detto, assume con l’andar del tempo, un portamento piuttosto disordinato, con grossi rami rigidi che le tolgono parte del suo fascino. Ne risulta un grosso cespuglio di massimo due-tre metri che non dice molto durante il resto dell’anno. Si potrebbe forse tentare di coltivarlo ad alberello, per dargli un aspetto migliore. La fioritura non è di quelle che rimangono impresse, con piccoli fiori rosa dall’aspetto molto delicato. Però è di sicuro una pianta che non ha grandi esigenze.

    Resiste benissimo al nostro freddo inverno, gelo compreso, e difficilmente viene attaccata da parassiti o da malattie fungine. Ama il sole ma sta benissimo anche in un angolo a nord, con mezza giornata d’ombra. Meglio darle il sole che ha bisogno per avere una fioritura ottimale a primavera: è da questa infatti che dipende il numero delle sue affascinanti bacche viola. Se pensate di tenerla in vaso (grande però!), valutate che dovrete fare attenzione a tenerla costantemente irrigata per evitare di far seccare sulla pianta le bacche in maturazione durante l’estate. In terra invece gestisce molto meglio i suoi bisogni idrici.

    Per essere certi di avere le bacche in autunno, nel caso delle piante che le producono, occorre in genere avere più di un’esemplare, in modo che l’impollinazione vada a miglior fine. Questo è vero in assoluto, quindi anche nel caso della callicarpa ma esiste un ibrido in grado di auto-impollinarsi in modo piuttosto soddisfacente: si tratta della Callicarpa ‘Profusion’ (il suo nome completo è Callicarpa bodinieri var. giraldii ‘Profusion’). Se opterete per lei, non sarà fondamentale avere più di un esemplare, anche se è sempre consigliabile. Esiste anche una varietà a bacche candide, la callicarpa alba.
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    BACCHE BENEAUGURANTI

    Il vischio ha bacche di colore diverso a seconda della specie vegetale che lo ospita. Sulle conifere come abete e pino o su piante a foglia caduca (melo, pioppo, mandorlo, susino, ecc.) questo arbusto produce bacche di colore bianco perla. Su piante di ginepro le bacche sono di colore blu notte. Quello che vegeta sulle piante di quercia in passato era apprezzato e molto ricercato, soprattutto dai bracconieri in quanto produceva bacche di colore giallo oro dalle quali si ricavava la sostanza altamente appiccicosa con la quale si catturavano di frodo gli uccellini che vi rimanevano invischiati con le zampe o con le ali. Oggi la pratica è severamente vietata dalla legge.

    STOP AI RODITORI

    Il danno da topi nelle serre o nei minitunnel di materiale plastico in inverno soprattutto inizialmente può passare inosservato. I roditori però si nutrono avidamente delle gustose e tenere radici o germogli e si muovono sottoterra nelle gallerie scavate. L’effetto di questo comportamento si nota solo quando i cespi di lattughe e insalate a altre verdure da foglia provanate si afflosciano improvvisamente perché all’interno sono stati svuotati delle sostanze di riserva. E’ consigliabile quindi disporre con anticipo le trappole oppure distribuire le esche avvelenate avendo l’accortezza di segnalarne la presenza con bastoncino e rinnovarle una volta sparite. Si potrebbe ricorrere ai più moderni congegni ad ultrasuoni nelle varie forme e dimensioni, ma pare che l’effetto repellente sia decisamente limitato nel tempo.

    BELLA ANCHE SOTTO LA NEVE

    Tra i fiori autunnali resistenti al freddo un posto di rilievo lo merita l’Erica carnea detta anche “scopina”. Ne esistono molte varietà con fiori di colore rosa, rosso, bianco e con foglie dorate o color bronzo. La pianta forma cuscini compatti ed è in grado di tollerare terreni calcarei. Non sopporta le temperature elevate, il ristagno d’ acqua e l’aria inquinata dei centri urbani. In città quindi va coltivata in vaso da tenere in casa in locale fresco o fuori sul balcone. Le varietà più belle in commercio sono l’erica carnea “December Red” a crescita robusta e dai fiori rosa fucsia scuro e la “Springwood Pink”, ottima tappezzante dai fori rosati.
     
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    BACCHE VIOLA

    Tra tutti gli arbusti da bacca che vanno per la maggiore durante gli acquisti d’autunno da parte degli appassionati, ce n’è uno che molto particolare. Sono infatti poche le piante che possono sfoggiare dei frutti dal colore così strano: le bacche che produce la callicarpa infatti sono di un viola metallico che dà loro un aspetto davvero alieno e curioso. Non per niente gli americani la chiamano “Beautyberry”, appunto “belle bacche”. Le bacche sono la parte più interessante per chi vuole dare un posto a questo arbusto nel proprio giardino: hanno un grande impatto estetico nel momento magico in cui la pianta perde le foglie e si mantengono a lungo durante i primi freddi, sui rami lisci.

    Purtroppo le meravigliose bacche non sono corredate da un portamento che dà loro il giusto rilievo: la callicarpa infatti, va detto, assume con l’andar del tempo, un portamento piuttosto disordinato, con grossi rami rigidi che le tolgono parte del suo fascino. Ne risulta un grosso cespuglio di massimo due-tre metri che non dice molto durante il resto dell’anno. Si potrebbe forse tentare di coltivarlo ad alberello, per dargli un aspetto migliore. La fioritura non è di quelle che rimangono impresse, con piccoli fiori rosa dall’aspetto molto delicato. Però è di sicuro una pianta che non ha grandi esigenze.

    Resiste benissimo al nostro freddo inverno, gelo compreso, e difficilmente viene attaccata da parassiti o da malattie fungine. Ama il sole ma sta benissimo anche in un angolo a nord, con mezza giornata d’ombra. Meglio darle il sole che ha bisogno per avere una fioritura ottimale a primavera: è da questa infatti che dipende il numero delle sue affascinanti bacche viola. Se pensate di tenerla in vaso (grande però!), valutate che dovrete fare attenzione a tenerla costantemente irrigata per evitare di far seccare sulla pianta le bacche in maturazione durante l’estate. In terra invece gestisce molto meglio i suoi bisogni idrici.

    Per essere certi di avere le bacche in autunno, nel caso delle piante che le producono, occorre in genere avere più di un’esemplare, in modo che l’impollinazione vada a miglior fine. Questo è vero in assoluto, quindi anche nel caso della callicarpa ma esiste un ibrido in grado di auto-impollinarsi in modo piuttosto soddisfacente: si tratta della Callicarpa ‘Profusion’ (il suo nome completo è Callicarpa bodinieri var. giraldii ‘Profusion’). Se opterete per lei, non sarà fondamentale avere più di un esemplare, anche se è sempre consigliabile. Esiste anche una varietà a bacche candide, la callicarpa alba.
     
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    AUTUNNO

    Il cielo ride un suo riso turchino
    benché senta l'inverno ormai vicino.
    Il bosco scherza con le foglie gialle
    benché l'inverno senta ormai alle spalle.
    Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
    benché senta nell'onda il primo gelo.
    E’ sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
    un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.

    M. Moretti.

    Edited by -Mariella- - 30/10/2014, 08:01
     
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