La panchina di Mariella Forever

PAOLA FERRARI SENO ESPLOSIVO

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  1. -Mariella-
     
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    DENUNCIA AL SOCIAL NETWORK
    Paola Ferrari vuol querelare Twitter:
    «Insulti maligni e gratuiti in quanto donna»

    La giornalista Rai presa di mira durante Euro 2012: «Offendere nascondendosi è sbagliato, serve una regolamentazione»

    Querelare Twitter per diffamazione. Non gli utenti di Twitter, o un utente specifico. Proprio la piattaforma: è quanto vuole fare la conduttrice Rai Paola Ferrari, reduce dalla conduzione di Stadio Europa durante il recente Euro 2012, per gli insulti ricevuti. La giornalista ritiene di aver ricevuto troppi epiteti anonimi e offensivi e pesanti allusioni fisiche a presunti rifacimenti estetici.
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    «TOLLERANZA E RISPETTO, NON MALIGNITÀ» - La conduttrice della «Domenica Sportiva» e volto di punta di RaiSport, raggiunta da corriere.it, spiega le ragioni della sua decisione: «Non mi sento una vip, ma una giornalista. Ho deciso di uscire allo scoperto su questo argomento per due motivi: uno, il fatto che nel terzo millenio, dove siamo entrati con tanta gioia e con i social network che hanno aperto una nuova frontiera, è importante sottolineare la tolleranza e il rispetto, perché questi sono i valori che dobbiamo portare avanti insieme alla globalizzazione». E quindi, non si tratta tanto di una demonizzazione di Twitter in quanto tale, ma di alcuni suoi cinguettanti cittadini: «Insultare nascondendosi è sbagliato - prosegue Ferrari - Sono state settimane di commenti maligni e cattivi sempre diretti alla figura della donna. E questo è il secondo motivo per cui ho deciso di affrontare questa situazione».
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    IL FEMMINISMO DI OGGI - A offendere Ferrari, prima e unica donna ad aver condotto la Domenica Sportiva, e anche 90° minuto, ma anche numerose trasmissioni dedicate a Coppe del Mondo e Campionati Europei, è stato, quindi, «l'insulto perpetrato sempre nei confronti della donna, sempre dal punto di vista fisico, perché una non risponde a certi canoni. Su questo io non abbasso la testa, trovo che non sia giusto». La sensazione, a raccogliere lo sfogo della giornalista, è di un ritorno alle battaglie di un tempo. «Io ho dedicato la mia vita ad affermare la mia professione in un mondo maschile, ho sempre lavorato per una donna emancipata e a testa alta nel mondo del giornalismo sportivo, e devo dire di esserci riuscita, perché dopo di me tante altre colleghe con tanto successo hanno ottenuto degli spazi che quando ho cominciato io anni fa ci potevamo sognare. Di conseguenza non accetto che le donne vengano criticate, dileggiate, prese in giro solo per il loro aspetto fisico. La donna deve essere libera di essere come vuole, questo è il femminismo di oggi».

    VUOTO LEGISLATIVO E SOCIAL NETWORK - La querela a Twitter, quindi, sarebbe necessaria perché la piattaforma consente l'anonimato agli utenti - che pure sono regolarmente iscritti attraverso uno username, un nome univoco e irripetibile, e un indirizzo e-mail tracciabile: «La sto valutando per fare luce su un buco legislativo secondo me importante - spiega - Negli Stati Uniti si è aperto un interessante dibattito a proposito dell'equivalenza tra un tweet e una frase urlata dalla finestra. Se io grido dalla finestra insultando qualcuno, vengo giustamente denunciata. Allo stesso modo Twitter deve avere una regolamentazione. È giusto scendere in campo, prendere posizione e aprire una discussione. Parliamone in modo aperto, mettendoci la faccia».

    "#QUERELACONPAOLA? L'IRONIA VA BENISSIMO» - Twitter, stavolta inteso come collettivo degli utenti, ha prontamente reagito. Alcuni «cinguettii» criticano l'azione in sé («Se alla fermata del tram scrivo col pennarello frasi contro di te quereli l'Atm?», scrive un utente di Milano, e un altro aggiunge: «Le andrebbe spiegato che è come querelare il telefono, o internet, o i segnali di fumo»), altri rilanciano battute rincarando la dose sulla particolare luminosità degli studi in cui lavora la giornalista: «In tribunale sarà lei stessa a far luce sulla verità», «Pare che John Belushi in chiesa nei "Blues Brothers" non abbia visto la luce ma #PaolaFerrari alla prima comunione», «L'Enel querela Paola Ferrari» sono solo alcuni del tweet comparsi quasi immediatamente sulla piattaforma. In poco tempo il primo trending topic, l'argomento trascinante, della versione italiana di Twitter è diventato #QuerelaConPaola. Con altre battute nonsense di ogni genere, twittate e ritwittate dai singoli utenti. Riguardo a queste ultime frasi, Ferrari ride e commenta: «Se è ironia va benissimo, fa ridere e fa sorridere anche chi la riceve. L'ironia vera però la sanno fare in pochi».

    Maria Strada

    corriere
     
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39 replies since 10/8/2009, 09:01   45462 views
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