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Frittelle di sambuco Lavorare della farina con rossi d’uovo, burro fuso, vino bianco, latte, miele e una presa di sale, fino ad ottenere una pastella lascia ma non troppo consistente. Da ultimo, amalgamarvi degli albumi montati a neve ferma. Lavare dei fiori di sambuco e asciugarli. Scaldare dell’olio d’oliva in una padella e friggerci la pastella a cucchiaiate, immergendoci i fiori di sambuco tenuti per il gambo. Scolare le frittelle ben dorate, asciugarle su carta assorbente, adagiarle su un piatto da portata, cospargerle di zucchero e cannella in polvere
SAMBUCO albero della gioia Il termine sambuco deriverebbe dal greco “sambyke”, nome di una specie di flauto fabbricato con i rami cavi dell’arbuso. È una pianta comune in tutto il mediterraneo, già nota nell’antichità per gli usi medicinali, tra i quali la preparazione dell’Akté descritto dal filosofo e naturalista greco Teofrasto. Secondo la leggenda, parte della croce di Cristo fu costruita col suo legno, e ad un sambuco andò ad impiccarsi Giuda. I Romani usarono le sue bacche come alimento, e Apicio ne trasmise la ricetta. Fu solo più tardi, che i suoi fiori diventarono condimento e vennero impiegati per aromatizzare l’aceto e il vino moscatello. Col trascorrere dei secoli, il suo impiego è caduto in disuso, restando limitato all’ambito contadino. Secondo le credenze popolari il sambuco è un albero della gioia: piantato vicino a casa attira gli spiriti buoni e tiene lontani i serpenti. I suoi fiori dovrebbero essere raccolti la vigilia del giorno di San Giovanni e lasciati all’aperto tutta la notte, perché il santo possa passare a benedirli. Le sue foglie per il particolare odore che emanano, sarebbero un eccellente antiparassitario, e la lotta biologica ne impiega il decotto contro gli insetti degli alberi da frutto. In cucina il sambuco viene utilizzato per minestre, frittate, pasticcini, marmellate, gelatine e per aromatizzare liquori o vini. Molteplici sono i suoi usi nella medicina popolare, dove è utilizzato per curare l’eccesso di acido urico, l’artrite, i foruncoli e la diuresi.
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