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Cenni storici sulle origini della cucina siciliana.
Le ricette tipiche di ogni paese assumono aspetti diversi da zona a zona, in relazione alle influenze di popoli e civiltà che in tempi remoti hanno occupato la nostra isola. Per primi i Greci, ci hanno tramandato dei piatti semplici e genuini legati ai prodotti coltivati nell’entroterra. Gli antichi Romani durante le campagne belliche, prelevavano dall’isola il cibo abituale, il Farro , che la truppa consumava bollito e condito con aglio Agli Arabi si deve la contrapposizione di sapori che vanno dall’agrodolce, all’uso di uvetta, di ripieni piccanti e di mandorle usate per condimenti delle carni.
Il profumo di cannella , nella crema di ricotta, nel torrone si riallaccia alle antiche corti saracene, mentre le decorazioni elaborate dei dolci, con ornamenti e colori è da ricondursi alla cultura Spagnola.
L’arrivo dei Francesi segna l’ingresso ufficiale della cipolla stracotta nei condimenti e nei sughi. Alla cucina Francese è da attribuire la pasta frolla, i pasticci di verdure ( focacce )e le frittate di ricotta.
I paesi dell’entroterra siciliano erano carenti di vie di comunicazione e più volte per vari fattori ambientali rimanevano isolati. Le popolazioni infatti non avevano la possibilità di effettuare scambi commerciali e quindi per la sopravvivenza dovevano inventare dei piatti usando i prodotti ottenuti dalle loro terre. In molte zone l’alimentazione si è basata sull’uso dei legumi ( le proteine dei poveri ), verdure e ortaggi, trasformate in calde zuppe per l’inverno e insalate per i mesi estivi. Gli ingredienti originari di ogni pietanza avevano gusti forti ed esigevano tempi lunghi di preparazione.Il formaggio , frutto della pastorizia locale, diventava un alimento che veniva consumato come prima colazione ( mietitura del grano ), a pranzo come frittata e a cena come condimento all’interno di focacce .
La cucina attuale risente di tutte queste influenze, soggette ad una naturale evoluzione.L’antico sapore di “farro e aglio” ritorna oggi come uno dei cibi più popolari e più comuni della nostra cucina: “ a pasta cu agghiu e uogghiu”(la pasta con aglio e olio). La pasta occupa un posto di rilievo ma la definizione di alimento “primo” spetta al pane.
Pane e pasta derivano dal frumento, e la Sicilia sin dai tempi lontani, è stata uno dei più importanti serbatoi di grano di tutta l’area del mediterraneo.Il pane varia nel gusto da paese a paese. Si mangia caldo e fumante, appena fuori dal forno, condito con sale,olio, pepe e origano.Accompagnato da olive nere, da un pezzo di formaggio meglio se tuma, con acciughe e da un pomodoro appena colto. Col pane casereccio raffermo si faceva la “zuppa di pane cotto”una delle minestre povere più popolari e più diffuse nell’entroterra siciliano. Ai bambini si preparava il pane cotto con un piccolo cucchiaio di olio e del pomodoro fresco. In ultimo il pane duro, finemente grattugiato era l’elemento base di tutti i ripieni, serviva ad addensare i sughi troppo lenti, per impanare carne e verdure.Tostato in padella si versava sulla pasta,o mescolato alle olive, ai cardi, carciofi e peperoni.
Questa “guida”tenta di riscoprire i gusti e i sapori del passato, senza nostalgie, ma con il desiderio di fissare consuetudini e modi della nostra cucina contadina che altrimenti rischiano di andare perduti nel tempo .La cosa importante è conservare il rispetto per la tradizione , saper apprezzare e valorizzare gli ingredienti che costituiscono il fondamento della cucina locale, con erbe e aromi che caratterizzano in modo inconfondibile le pietanze,
In ogni paese del mondo il cibo non è un’invenzione astratta, ma qualcosa che nasce e si consolida in relazione all’ambiente , al clima e alla popolazione del luogo.
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Cucina siciliana: pasta alla Norma
Dalla tradizione siciliana una ricetta semplice e saporita.
Ingredienti per 4 persone:
# 360 gr. di penne rigate o maccheroni
# 600 gr. di pomodori perini (quelli per fare la salsa)
# 1 grossa melanzana
# ricotta salata da grattuggiare (non troppo stagionata)
# basilico
# 1 spicchio d'aglio
# olio extra vergine di oliva
Preparazione:
Tagliate la melanzana a fette spesse 1 cm e disponetele a strati in uno scolapasta con un po' di sale. Lasciatele per un'ora, con un peso sopra, a spurgare l'acqua di vegetazione.
Preparate la salsa passando i pomodori nel passatutto. Dopodiché mettete l'aglio in una casseruola con un po' d'olio d'oliva extravergine e lasciatelo imbiondire. Aggiungete la passata di pomodoro, qualche foglia di basilico, un po' di sale e lasciate cuocere per circa 15 minuti.
Friggete le fette di melanzane in abbondante olio e poi asciugate l'olio in eccesso con della carta assorbente.
Tenete 4 fette intere per decorare i piatti, le altre tagliatele a listarelle e passatele nella casseruola della salsa di pomodoro.
A questo punto mettete a cuocere la pasta, una volta cotta scolatela e ripassatela per pochi secondi nella casseruole della salsa.
Versate la pasta nei piatti, mettete sopra la fetta di melanzana intera e spolverate con abbondante ricotta salata grattuggiata.
Il sommelier suggerisce:
Possiamo abbinare un bianco poco strutturato per non coprire la semplicità del piatto e la delicatezza delle melanzane, abbastanza fresco per contrastare l'untuosità delle melanzane, ma con una giusta morbidezza che renderà armonica la presenza della salsa di pomodoro.
I vitigni che possiedono queste caratteristiche sono lo chardonnay e il cataratto, giovani e possibilmente senza passaggio in legno.SPOILER (click to view)fonte-http://www.gruppoamiche.it/index.htm. -
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Piatti tipici della Sicilia
Trinacria, dove una mescolanza di popoli e di culture hanno fatto di quest'isola un crocevia di civiltà, portando con sé aromi, colori e fragranze culinarie d'oltremare.
I tipi di pane sono: Il Bukë, il Cucciddatu, il Pane e birra, il Pane e pasta dura e il Pane di Monreale.
Arancini:
Sono presenti in tutte le rosticcerie e pizzerie. Sono fatti di riso con un ripieno di carne trita passata nel sugo e mescolata con piselli e formaggio tenero a dadini.
"Mpanata":
È una specie di pizza o torta salata molto ricca. Diffusa in tutta l'isola con leggere varianti, può essere farcita con verdure e carne o pesce.
Pasta alla Norma:
Piatto caratteristico di Catania, in omaggio al compositore cittadino Vincenzo Bellini. Sono spaghetti coperti da melanzane fritte nell'olio, salsa di pomodoro e una spolverata di ricotta salata grattugiata.
Insalata d'arancia:
Dove può arrivare la fantasia culinaria. Tagliare a fette sottili l'arancia, meglio se agra, condirla con olio, sale e un po' di pepe. Da servire come contorno.
Cassata:
Dolce tipico siciliano di origine araba. Si tratta di un Pan di Spagna ricoperto di crema di ricotta, con glassa di zucchero e con una decorazione fatta da canditi.
Ricette
Pasta alla Gangitana
Ingredienti: (dose per 6 persone)
gr. 500 di maccheroni rigati
1 cavolfiore bianco
gr.300 di pomodori
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
6 foglie di basilico
1 pizzico di bicarbonato
gr. 30 di uva passolina
gr. 25 di pinoli
gr. 80 di caciocavallo stagionato grattugiato
gr. 100 di olio d'oliva
sale e pepe q.b.
Mettere a bagno in acqua calda l'uvetta. Tagliare a pezzi il cavolfiore e lessarlo in acqua salata, passarlo poi in un tegame con olio, cipolla tritata, aglio, basilico e pomodori a pezzetti. Quando il composto avrà preso colore, unire un pizzico di bicarbonato, l'uvetta e i pinoli; aggiustare di sale e pepe.
Lessare la pasta nell'acqua di cottura del cavolfiore, scolarla al dente e condirla con il composto ottenuto, infine spolverare il tutto con il caciocavallo grattugiato.
Polpette all'agrodolce
Ingredienti (dose per 6 persone):
gr. 500 di polpa di manzo tritata
1 uovo
gr. 35 di pinoli
gr. 35 di uvetta
2 amaretti ammorbiditi nel latte di mandorla
gr. 35 di fastuca verde
1 pizzico di cannella
gr. 30 di zucchero
½ bicchiere di aceto bianco
gr. 100 di olio d'oliva
sale pepe
Mescolare la carne trita con gli amaretti, l'uovo, l'uvetta, i pinoli, la fastuca tritata, una presa di sale una di pepe e infine la cannella.
Formare le polpette e friggerle in olio bollente; quando sono tutte fritte rimetterle nel tegame, unire lo zucchero e l'aceto, quando quest'ultimo sarà sfumato servirle ben calde.
Mostaccioli di miele
Per la sfoglia:
kg. 1 di farina bianca
gr. 350 di zucchero
gr. 200 di sugna
4 uova
¼ di latte
gr. 20 di cremor tartaro
gr. 15 di bicarbonato
Per la farcitura:
gr. 270 di miele
gr. 270 di mandorle abbrustolite
gr. 160 di nocciole abbrustolite
gr. 100 di gherigli di noci
1 arancia
gr. 10 di farina
1 pizzico di cannella in polvere
Tritare finemente le mandorle, i gherigli di noci e le nocciole. Far bollire il miele a fuoco molto dolce unendo un bicchiere d'acqua. Poi sempre mescolando unire il trito precedentemente preparato, la scorza d'arancia, 10 gr. di farina e la cannella.
Impastare la farina con tutti gli altri ingredienti indicati nelle dosi; nel preparare la sfoglia, assicurarsi che poi risulti sottile.
Da questo impasto ricavare dei rettangoli di cm. 10 di lato; su ogni mostacciolo disporre un mucchietto di ripieno, dopo di che chiuderli a forma di ciambelline rotonde, infine, dopo aver praticato dei tagli decorativi sul dorso, mandarle in forno.
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sorriso@.
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ZUCCHINE E PAPATE IN PADELLA
3 patate medie (io avevo quelle a pasta bianca, ma a pasta gialla sono + adatte)
- 1 cipolla
- basilico
- 1/2 dado vegetale
- vino bianco, poco
- sale - peperoncino
- 3 cucchiai di salsa (facoltativo)
ho sbucciato le patate e le zucchine
tagliato la cipolla a fette non troppo sottili e rosolato in olio e.v.o.
poi ho aggiunto le patate tagliate a tocchetti piccoli(se sono a pasta gialla meglio tagliarle + grandi altrimenti si perdono tutte), lasciate rosolare x 6-7 minuti e sfumato con 2 dita di vino bianco..una spolveratina di sale
aggiunto le zucchine tagliate a tocchetti di circa 3 cm e poi divisi a metà, lasciato rosolare x 5 minuti
lavato e tagliuzzato il basilico, tagliuzzato anche 1/2 dado e aggiunto in padella
insieme a 3 cucchiai di salsa (anche già cotta) e a piacere del peperoncino
rigirare, aggiungere 1/2 bicchiere di acqua calda e lasciar cuocere a fuoco medio coperto...aggiungere ancora dell'acqua durante la cottura....ci vorranno almeno 20 minuti...
...trascorso questo tempo, a questo punto decido di far diventare questo contornino un secondo....quindi prendo una padella + piccola dove verso un terzo delle verdure con un po' di fondo....lascio prendere bollore
e poi ci rompo un uovo, che posso lasciare intero o strapazzarlo un po'...io ho optato x la seconda....
aggiusto di sale, un po' di pepe e un giro d'olio.....io l'adoro!!
...nel frattempo il resto delle verdure continua la cottura senza coperchio, in modo tale da asciugare il fondo di cottura e, se si lascia a fuoco forte x 2-3 minuti senza girare, si crea anche una bella crosticina saporita....
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sorriso@.
User deleted
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Ricetta Cannolicchi al Salame
Descrizione
Ingredienti
• 200 G - Pasta Tipo Cannolicchi
• 200 G - Salame In Fette Spesse
• 100 G - Formaggio Emmenthal
• 100 G - Piselli
• 1 - Cipollina
• 1 - Peperone Sott'aceto
• 4 - Cetriolini Sott'aceto
• Olio D'oliva
• Senape Dolce
• Poco - Sale
Preparazione
• Lessare i piselli.
• Intanto tagliare a dadini emmenthal, salame e cetriolini.
• Tritare la cipollina e tagliare a pezzetti il peperone.
• Preparare una salsina emulsionando olio, senape e poco sale.
• Mettere tutti i condimenti in una insalatiera, tranne la salsina.
• Lessare la pasta, scolarla al dente e passarla sotto l'acqua fredda.
• Versarla nell'insalatiera e mescolarla bene, aggiungere la salsina e mescolare ancora.. -
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Ricette:Involtini impanati alla siciliana
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Insalata di arance
Ingredienti
Arance
4 tipo sanguinelle
Cipolle
1/2 di tropea o un cipollotto
Olio di oliva
extravergine 3-4 cucchiai
Olive
nere 12
Pepe
q.b.
Sale
q.b.
Preparazione
Per preparare l'insalata di arance, lavate le arance e sbucciatele a vivo (eliminando la pellicina bianca esterna) (1-2). Una volta che avrete sbucciato le arance, tagliatele a fettine alte circa 1 cm (2) (o se preferite a tocchetti), e riponetele su di in un piatto da portata, eliminando gli eventuali semi.
Mondate la cipolla rossa (o il cipollotto), affettatela finemente (4) e riponetela in una ciotola (se volete addolcirla, lasciatela in ammollo in abbondante acqua fredda per almeno 10 minuti, poi scolatela e asciugatela per bene). In una terrina a parte, sbattete con una forchetta l'olio, il sale ed il pepe, creando un'emulsione (5). Mettete in una ciotola le fette di arance, la cipolla (6)
unite le olive (7) e condite il tutto con l'emulsione di oilo, sale e pepe (8): lasciate riposare l’insalata di arance così condita per 10 minuti a temperatura ambiente e poi servite (9).
■ Consiglio
L’insalata di arance la si può servire come antipasto, o come contorno, ed è ideale per piatti di carni grasse, come le puntine di maiale arrosto e la salsiccia fritta. Dovete sceglierle quindi non troppo dolci, ma piuttosto acidule.
■ Curiosità
Questa ricetta di solito lascia chi non l’ha mai provata un po’ perplesso o scettico. Ma una volta assaggiata, non la si abbandona più!. -
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prodotti tipici siciliani
Gallo della piana di Catania
Frittula. -
GITANA..
User deleted
TANTE IDEE PER TUTTI . -
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Gli involtini alla siciliana
Gli involtini alla siciliana sono un secondo piatto di carne tipico della regione Sicilia. La ricetta a cui ci siamo ispirati per realizzare questi gustosi involtini è originaria di Palermo e utilizza ingredienti tipici della cucina siciliana come i pinoli, le uvette, la cipolla, l'alloro e il caciocavallo, che donano alla carne un sapore e un aroma davvero particolari. Le ricette per preparare gli involtini alla siciliana sono tante e diverse fra loro; ad esempio gli involtini preparati a Catania prevedono l’aggiunta del salame piccante nel ripieno.
Ingredienti per 6 spiedini
Alloro
Ricette24 foglie
Carne bovina
Ricettefettine di manzo 1 kg
Cipolle
Ricette1 cipolla rossa grossa
Olio di oliva
Ricetteextravergine q.b per spennellare
..per il ripieno
Cipolle
Ricette1 cipolla rossa grossa
Formaggio fresco
Ricettecaciocavallo siciliano 150 gr
Olio di oliva
Ricetteextravergine 50 ml
Pane
Ricettegrattuggiato 150 gr
Pepe
Ricetteq.b
Pinoli
Ricette50 gr
Sale
Ricetteq.b
Uvetta
Ricette50 gr
Per preparare gli involtini alla siciliana iniziate mettendo in ammollo l’uva passa in una bacinella piena d’acqua per 10 minuti (1). Prendete il caciocavallo, tritatelo finemente (2) e mettetelo in una ciotola abbastanza capiente da contenere poi anche gli altri ingredienti
Aggiungete al formaggio il pangrattato (4), i pinoli (5) e l’uva passa ben scolata (6).
A questo punto tritate finemente la cipolla (7), e mettetela ad appassire in una pentola antiaderente con 3 cucchiai di oliva">olio di oliva (8). Quando sarà pronta, unitela al composto di pangrattato e aggiungete il restante olio per amalgamare l’impasto; aggiustate di sale e di pepe (9). L’impasto ottenuto dovrà avere una consistenza grumosa e non compatta perché sia facilmente modellabile quando andate ad assemblare l’involtino.
Ora occupatevi di creare gli involtini: prendete la carne e battetela con il batticarne (10), spennellatela con dell'olio, adagiatevi un po’ di ripieno e arrotolatela su se stessa dal lato corto (11). A questo punto dividete a metà il rotolo ottenuto con l’aiuto di un coltello (12).
Involtini alla siciliana
Preparate 24 fettine di cipolla tagliando in quarti le falde esterne e iniziate a costruire il primo spiedino (le fette ottenute avranno la lunghezza dell'involtino) (13). Infilzate in uno stecco da spiedo una foglia di alloro, una fetta di cipolla, un involtino, una fetta di cipolla e un’altra foglia di alloro (14); continuate a comporre lo spiedino finché non avete infilzato tre involtini (15).
Involtini alla siciliana
Seguendo questo procedimento preparate anche gli altri spiedini, fino a che non avrete esaurito tutti gli ingredienti e poi spennellateli con dell’olio (16). Fate riscaldare per bene una bistecchiera a fuoco alto e grigliate gli spiedini 2 minuti per lato, quanto basta per rosolarli e cuocere l’interno della carne (17-18). Gli involtini alla siciliana possono essere serviti come classici spiedini oppure si possono separare i boccini e mettere su un piatto.
■ Consiglio
Se preferite, potete sostituire il caciocavallo con pecorino grattugiato o scamorza e, prima di grigliare gli involtini, potete ungerli di olio e passarli nel pangrattato, per esaltare ulteriormente la morbidezza della carne.
■ Conservazione
Questo piatto può essere conservato in frigorifero, chiuso in un contenitore ermetico, per 2 giorni.
E' sconsigliato surgelare questi spiedini.. -
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Insalata siciliana di arance
Le arance sono tra i frutti protagonisti dell’inverno. Abituati a mangiarle a fine pasto, in realtà in Sicilia si consumano da sempre durante i pranzi, come un classico delle tavole invernali. Un mix di sapori che, anche se a primo acchito può sembrare strano e forzato, in realtà è in grado di far cambiare idea anche al più purista amante di agrumi. Esistono innumerevoli varianti di questo piatto che può essere uno splendido antipasto ma anche, appunto, un ottimo fine pasto. La versione che vi propongo oggi per Racconti di cucina è una delle più saporite: arance, finocchi, cipollotti, alici sott’olio e olive bianche. Il tutto condito con un’emulsione di olio, sale e pepe. Ovviamente, inutile dirlo, fondamentale la bontà delle materie prime.
Ingredienti: 4 arance, 2 finocchi, 120 grammi di cipollotti freschi, 200 grammi di olive bianche, 60 grammi di alici.
Preparazione: sbucciare le arance, togliere la pellicina bianca e tagliarle a pezzi abbastanza piccoli. Scegliete, se possibile, quelle di qualità siciliana. Metterle all’interno di un’insalatiera. Preparare l’emulsione di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Poi pulire e tagliare a fettine sottili i finocchi. Aggiungerli nell’insalatiera con le arance, assieme alle olive. Tagliare anche i cipollotti freschi (regolatevi in base ai vostri gusti rispetto alle quantità) e mescolare. A questo punto condire con l’emulsione e girare per bene. Come ultimo tocco, inserire anche le acciughe (quelle di Sciacca sono le migliori). Possono essere lasciate intere. O, se preferite, tagliate a pezzi inserendone solo alcune intere. Se necessario, irrorate generosamente con altro olio extra vergine di oliva, sale e pepe. I più golosi, aggiungono anche olive nere. I raffinati anche noci o mandorle tritate grossolanamente. Insomma, un piatto dalla facilità sorprendente. Tutto sta nello scegliere gli ingredienti giusti. E soprattutto farla riposare in modo che si insaporisca e tutti i sapori si amalgamino tra loro. Provate, resterete ammaliati e l’Insalata di arance e acciughe resterà un punto fermo delle vostre tavole.
fonte corriere della sera. -
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A chi non piace la caponata alzi la mano! Nessuno eh. Allora l’acerrima sfida tra le specialità culinarie di Sicilia e Campania è ufficialmente aperta.
Intanto, per cominciare, la caponata può considerarsi un antipasto ma c’è chi preferisce accostarla ai secondi trasformandola in un saporito e appetitoso contorno.
Chi la fa meglio?
Non ci è dato saperlo, le nonne, sia campane sia siciliane, in cucina non le batte nessuno, ma quale sarà la ricetta originale? A scanso di equivoci c’è da dire che la caponata per come tutti la intendono con melanzane, sedano, olive verdi, salsa di pomodoro, cipolla, capperi condite con aceto e zucchero è quella siciliana. La caponata alla napoletana sarebbe in realtà un piatto composto da pochi ingredienti, la celeberrima fresella di pane condita con ingredienti freschi come aglio, pomodori, olio e sale ai quali si aggiungono acciughe e talvolta olive.
Se in Sicilia si frigge, in Campania si… biscotta
Come è intuibile si tratta di due specialità tradizionali diverse nella loro preparazione ma pur sempre caponate. Nello specifico, la versione isolana, ricchissima di melanzane, vuole che queste prima di tutto vengano fritte nell’olio, successivamente si fanno rosolare le cipolle e il sedano con il pomodoro e, una volta uniti tutti gli ingredienti, si condisce con aceto e zucchero.
Caponata siciliana
La classica caponata? Quella siciliana. Cosa prevede questa ghiotta ricetta della tradizionale cucina isolana? Melanzane fritte e condite con una salsa agrodolce di pomodoro, capperi, olive, zucchero e aceto.
Per quanto riguarda la “caponata napulitana” è indispensabile la fresella, che altro non è che una fetta di pane ripassata in forno. Quest’ultima, per la preparazione della caponata, viene bagnata con acqua e farcita con un abbondante strato di pomodori, aglio, acciughe e olive conditi con olio e sale. Un piatto fresco che non prevede nessuna padella e alcun genere di cottura o frittura.
Caponata: pesce pregiato o taverna dei marinai?
L’origine del nome caponata è piuttosto incerto, c’è chi lo attribuisce allo spagnolo “caponada” e chi lo fa risalire al gergo popolare e cioè alla parola “capone”, un pesce pregiato e apprezzato dall’aristocrazia, servito con la salsa agrodolce tipica della caponata siciliana. Infine vi sono altri che sostengono che il nome della pietanza derivi da “caupone” che stava ad indicare le taverne dei marinai.
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Panzerotti siciliani alla crema o al cioccolato
I panzerotti siciliani ripieni di crema pasticcera bianca o al cioccolato e cosparsi dallo zucchero a velo sono una vera delizia da gustare come dolce in qualunque momento della giornata. I panzerotti al cioccolato possono essere serviti insieme ad un buon tè caldo semplice o al limone.
Preparare i panzerotti siciliani non è semplicissimo, bisogna fare molta attenzione durante la lavorazione della pasta frolla ed il successivo inforno. Il costo degli ingredienti è medio.
Ingredienti per Pasta frolla
500 g di farina
200 g di zucchero
175 g di burro
2 tuorli d'uovo
100 g di latte
8 g di ammoniaca per dolci
scorza di mezzo limone
pizzico di vaniglia
Preparazione per Pasta frolla
Prima di iniziare con l'impasto della pasta frolla per realizzare i nostri panzerotti, dobbiamo preparare la crema pasticcera e scegliere quindi se farla bianca oppure al cioccolato, e lasciarla raffreddare.
Impastare la pasta frolla
in un contenitore profondo mescola la farina con lo zucchero;
aggiungi il burro a temperatura ambiente e continua a mescolare insieme all'ammoniaca per dolci e la scorza di limone;
continua ad impastare la pasta frolla (con un'impastatrice oppure a mani nude) fino a quando il burro si unisca uniformemente;
prendi una spianatoia e versagli l'impasto;
con le mani scava il centro e versagli dentro i tuorli ed il latte, ed impasta velocemente;
fai raffreddare l'impasto in frigo per 2 ore;
Preparare i panzerotti
stira la pasta con un mattarello e forma dei dischi di 8 cm di diametro ed altri dischi di 10 cm di diametro;
nella base di un disco di 8 cm versa la crema pasticcera a forma di cupola e poi coprila con un disco di 10 cm e chiudila con la base;
imburra la teglia del forno oppure coprila con la carta forno ed inforna i panzerotti dopo averli spennellati con un uovo sbattuto;
cuoci i panzerotti in forno per 20 minuti a circa 180°;
dopo aver sfornato i panzerotti, puoi cospargeli di zucchero a velo.
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