La panchina di Mariella Forever

SAPORI D'ITALIA - IL FRIULI VENEZIA GIULIA

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    Ingredienti


    • 400 gPasta frolla
    • 250 Ricotta
    • 2Uova
    • 200 gZucchero
    • 60 gZucchero a velo vanigliato
    • 30 gUvetta
    • 30 gPinoli
    • 30 gFrutta candita mista
    • 30 gNocciole sgusciate e pelate
    • 2 cucchiaiLiquore profumato
    • 20 gBurro
    • 20 gFarina
    • 50 gFagioli secchi




    Preparazione




    Step 1


    Tirate la pasta in un disco alto 0,5 cm e
    rivestitevi il fondo e il bordo di uno stampo scannellato da crostata,
    unto e infarinato. Bucherellate il fondo e ricopritelo con un disco di
    carta forno sul quale distribuirete una manciata di fagioli per evitare
    che la pasta gonfi in cottura. Fate cuocere 15 minuti in forno a 170 °C,
    eliminate la carta e i fagioli e fate raffreddare.





    Step 2


    Fate ammorbidire l'uvetta nel liquore;
    tritate grossolanamente le nocciole e tagliate i canditi a dadini
    minuscoli. Montate a crema, con uno sbattitore elettrico, uova e
    zucchero.Versate la ricotta in un setaccino e lasciatela riposare perché
    perda il siero, poi unitela alla crema di uova e zucchero.





    Step 3


    Unite l'uvetta, i canditi, i pinoli, le
    nocciole e lo zucchero vanigliato, mescolate e trasferite il composto
    nella pasta frolla livellandolo. Cuocete in forno 20 minuti a 170 °C






     
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    Strucolo di ricotta

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    INGREDIENTI
    PER 4 PERSONE

    •300 g di farina 00
    •300 g di ricotta fresca
    •120 g di burro
    •70 g di zucchero semolato
    •30 g di uvetta
    •1 cucchiaio di pane raffermo, finemente grattugiato
    •1 limone non trattato
    •1 tuorlo
    •zucchero a velo
    •olio extravergine di oliva
    •burro per lo stampo
    DIFFICOLTÀ:
    media

    PREPARAZIONE
    25 minuti più il tempo di riposo

    COTTURA
    30 minuti

    Mettete ad ammollare l’uvetta in acqua tiepida. Setacciate la farina sulla spianatoia, fate la fontana e al centro mettete 3 cucchiai di olio e 2 cucchiai di acqua tiepida. Lavorate l’impasto fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea, aggiungendo se necessario altra acqua; lasciatelo riposare per circa 30 minuti.
    Preparate il ripieno: riunite in una ciotola la ricotta, 90 g di burro fuso, lo zucchero semolato, l’uvetta ben strizzata, il pane e la scorza grattugiata del limone. Mescolate con cura per amalgamare gli ingredienti.
    Stendete l’impasto con il matterello in una sfoglia molto sottile, spennellatela con il tuorlo sbattuto, stendete sopra il ripieno, poi arrotolatela chiudendo bene le estremità e disponete il rotolo in una teglia imburrata. Spennellate la superficie del dolce con il burro fuso rimasto e portatelo a cottura in forno caldo a 180 °C per circa 30 minuti.
    Sfornate e servite lo strucolo ancora caldo, tagliato a fette e spolverizzato di zucchero a velo.

    da ;corriere.it
     
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    FAVE - DOLCI DEI MORTI di TRIESTE

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    Fave da morto", "fave dei morti" o "fave dolci": pasticcini alla mandorla, di forma ovoidale e schiacciata, cosparsi di zucchero a velo; hanno l'aspetto di un amaretto, ma presentano una consistenza maggiore (Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche ed Umbria). Differenti, seppur sempre a base di mandorla, sono le "Favette dei Morti", presenti un po' in tutto il Triveneto, ma soprattutto in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, sono di tre colori (panna, marroni e rosa) e variano dal croccante al morbido (Favette Triestine).

    Nelle pasticcerie si trovano di due tipi, veneziane e triestine. Variano le proporzioni di pinoli e di mandorle, ma questa che vi mando è un po' una via di mezzo. Ho letto da qualche parte che l'origine è molto antica. Erano dei doni dolcissimi che servivano a placare gli animi dei morti.
    Tempo di preparazione e cottura:
    45 min
    Ingredienti
    250 gr di "farina" di mandorle cioè mandorle tritate finemente
    50 gr di pinoli tritati
    200gr di zucchero a velo
    200 gr di zucchero bianco
    1 albume
    1 cucchiaio di amaretto di saronno
    30 gr di cacao amaro
    colorante rosa corallo in polvere (pochissimo) l
    Forno non ventilato 170° per 15 - 17 minuti

    Mescolare albume e zuccheri, aggiungerci le mandorle e i pinoli e l'amaretto di saronno. Lavorare bene la pasta, dividerla in tre, mentre si lavora una gli altri due panetti vanno tenute coperti. Una rimane bianca, ad una va aggiunto il colorante rosa e all'altra il cacao. Conviene cominciare con la rosa, perchè affinchè diventi omogeneo il colorebisogna manipolare quanto basta perchè la pasta diventi di consistenza giusta, se tende a sfregolarsi basta mescolare con le mani appena bagnate. Poi fare come per gli gnocchi , un salamino e dividerlo in tanti tocchetti e farli diventare palline da mettere sulla carta da forno a distanza di un paio di cm l'una dalle altre.
    Infornare per 15 minuti sul ripiano a metà del forno,prova a vedere se ci vogliono un paio di minuti in più. Devono rimanere chiare, e asciugandosi si seccano. Da calde dici: "ammazza quanto zucchero", il giorno dopo forse sono ancora più buone
    Confezionare in sacchettini trasparenti per fare un regalo delizioso


    da;kucinare.it
     
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    Cjalsons: ravioli della cucina friulana

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    cjalsons, o cjarsons, sono dei ravioli tradizionali friulani, più precisamente della Carnia. Sono tipici della cucina povera e racchiudono un miscuglio di ingredienti dolci e salati apparentemente in contrasto fra loro ma che creano un risultato finale davvero sorprendente. Il ripieno è racchiuso in una pasta fresca all’acqua, molto elastica e perfetta per questa farcitura. I ravioli infine vengono conditi con la morchia, un condimento realizzato con burro fuso e farina di mais tostata. Non esiste una vera tipica ricetta dei cjalsons, in quanto in ogni paese, e più precisamente, in ogni famiglia ne esiste una versione diversa. Il ripieno si presenta in un’infinità di varianti, c’è infatti chi aggiunge della confettura di pere o ciliegie, chi della mela tagliata a dadini, chi del cioccolato grattugiato, chi un biscotto sbriciolato, chi erbe di campo. Questi ravioli vengono solitamente realizzati per le feste di paese, il santo patrono, le sagre o per le occasioni speciali in famiglia. Ne esiste anche una versione dolce da servire come dessert. I cjalsons possono essere preparati con largo anticipo ed eventualmente anche congelati crudi. Disponeteli su un tagliere e lasciateli in freezer, una volta congelati potrete spostarli in un sacchetto. Quando ne avrete voglia basterà tirarli fuori e tuffarli in acqua bollente ancora congelati e cuocerli come i soliti ravioli.


    Ingredienti per 4 persone

    Farina 00

    300 g


    Acqua

    50 g


    Olio extravergine di oliva

    1 cucchiaio


    Patate

    500 g


    Burro

    70 g


    Cipolle bianche

    1/2


    Prezzemolo

    Quanto basta


    Maggiorana

    Quanto basta


    Timo

    Quanto basta


    Bietole o bieta

    100 g


    Limone non trattato

    1


    Cacao amaro

    1 cucchiaio


    Uva sultanina

    20 g


    Cannella in polvere

    1/2 cucchiaino


    Farina di mais

    1 cucchiaio


    Ricotta

    60 g


    Ricotta affumicata

    Quanto basta

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    Lessate le patate al vapore o in acqua salata, poi lasciatele raffreddare. Nel frattempo preparate la sfoglia lavorando 250 g di farina con l'acqua, un pizzico di sale e l'olio fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Una volta pronta avvolgetela in un panno pulito e lasciatela riposare sul bancone della cucina per 30 minuti. Lavate le biete e lessatele per 5 minuti, poi scolatele e lasciatele raffreddare. Mettete in ammollo l'uvetta in acqua tiepida per 10 minuti.

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    Schiacciate con le mani le biete per eliminare ogni residuo di acqua, poi tritatele insieme alle erbe aromatiche. In una terrina schiacciate le patate con l'apposito attrezzo e lasciatele raffreddare completamente.

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    Tritate la cipolla e fatela appassire in padella insieme a 20 g di burro.

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    Nella stessa terrina delle patate aggiungete la ricotta fresca, l'uvetta sultanina ben strizzata, la cipolla appassita, il trito di biete e erbe aromatiche, la scorza grattugiata del limone, il cacao, la cannella, regolate di sale e pepe e amalgamate il tutto.

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    Stendete la sfoglia con il mattarello, su un piano di lavoro leggermente infarinato e ritagliatene dei cerchi di circa 6 cm di diametro.

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    Mettete in ogni disco un cucchiaino di ripieno e sigillatelo premendo con le dita sui bordi.

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    Cuocete i ravioli ottenuti in acqua salata per alcuni minuti. Mentre cuociono i ravioli preparate il condimento facendo sciogliere il burro insieme con una cucchiaio di farina di mais. Scolate i ravioli e conditeli con la morchia e completate con una grattugiata di ricotta affumicata.

    Variante Cjalsons

    Potete omettere le biete e aumentare la dose di erbe aromatiche oppure sostituirle con degli spinacini novelli.


    Per altri consigli e varianti su Cjalsons: ravioli della cucina friuliana o Pasta ripiena

    da:agrodolce.it
     
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    Chifeletti

    dolci-chifeletti



    Difficoltà:
    molto bassa

    Preparazione:
    20 min

    Cottura:
    40 min

    Dosi per:
    28 pezzi

    Costo:
    molto basso


    Presentazione

    I chifeletti sono un primo piatto originario del Friuli Venezia Giulia, in particolar modo della zona di Trieste. Il termine chifeletto rimanda alla parola Kipfel che in tedesco significa lunetta, cornetto. Questo piatto tipico della città del giglio alabardato ha infatti la classica forma a mezzaluna o cornetto ed è fatto di pasta di patate, farina, burro e uova per essere poi fritto in abbondante olio. I chifeletti sono considerati un primo piatto della tradizione triestina anche per il fatto che l’impasto ricorda quello degli gnocchi. Tuttavia queste semplici ma appetitose mezzelune possono essere utilizzate anche come contorno, servite ben calde ed irrorate con sugo a piacere; sono perfetti come accompagnamento di carni arrosto con succulenti fondi di cottura o serviti assieme a salumi.



    Ingredienti per 28 pezzi
    Patate 500 g Farina 00 150 g Burro 40 g Uova 1 Zucchero 5 g Sale fino 5 g Pepe nero q.b.

    Mia suocera li faceva alle feste.

    da:giallozafferano.it
     
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    mhmmmmmmmmmmmmm buoniiiiiiiiiiiiii li faccio ogni tantooo grazie :24:
     
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