La panchina di Mariella Forever

INDIANI.UN POPOLO PERDUTO

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  1. -Mariella-
     
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    La Creazione dell'Uomo

    Huichol

    Quando il grande diluvio finì sulla Terra restarono solo due esseri viventi: Watakame (il seminatore) e la sua cagnolina, la quale si trasformò nella divinità delle acque. In seguito i due superstiti si sposarono e dalla loro unione nacquero numerosi figli che ripopolarono il mondo. Da allora la divinità delle acque divenne la protettrice dei bambini.

    Tlingit

    Nas-caki-yel (il Corvo) stava cercando di creare gli uomini. Fece due tentativi contemporaneamente utilizzando nel primo caso una roccia e nel secondo una foglia. La roccia tuttavia era lenta e così gli esseri umani "nacquero" dalla velocissima foglia. Allora Nas-caki-yel mostrò una foglia agli uomini dicendo loro che dovevano essere come lei che quando si stacca dal ramo marcisce e non resta più nulla. In questo modo la morte fu introdotta nel mondo: se gli esseri umani fossero stati creati dalla roccia non ci sarebbe stata la morte

    Varie tribù

    Manitù (il Grande Spirito) per creare gli uomini pensò di utilizzare l'argilla; inviò quindi alcuni animali suoi collaboratori, sopratutto uccelli, a raccoglierla nel fondo degli stagni. Con l'argilla modellò una figura con aspetto di uomo e la pose a cuocere in un forno da vasaio. Ma lo spirito del male da sempre nemico di Manitù, si trasformò in pioggia spegnendo il fuoco prima della fine della cottura. Da quella operazione incompleta nacquero i visi pallidi.

    Allora il Grande Spirito ritentò l'impresa, ma mentre osservava che tutto andasse per il verso giusto, lo spirito malvagio si trasformò una bella fanciulla che lo distrasse. La cottura andò ben oltre il tempo previsto e ne uscì una creatura bruciacchiata, e da essa prese origine la razza nera.

    Alla fine Manitù riuscì a sconfiggere lo spirito del male e a cuocere a puntino la sua creatura che assunse il colore dell'argilla rossa e che diede origine ai veri uomini ossia ai pellirosse.

    IL DREAM CATCHER
    (l'acchiappa sogni)

    Il Dream-Catcher è una sorta di "talismano" che ha lo scopo di allontanare i brutti sogni e avverare quelli positivi. "L'acchiappa-sogni" è originario della tribù Oneida ma poi si è rapidamente diffuso presso le altre tribù indiane che per spiegarne la comparsa fanno riferimento a numerose leggende; qui di seguito ne riporto alcune indicando il nome della tribù di appartenenza.



    Cheyenne

    Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva Nuvola Fresca, una bambina. Un giorno la piccola disse alla madre, Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu a cacciarlo via. Ma non capisco cosa significhi tutto questo”.Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti” Nuvola fresca rispose: “ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.

    Allora la madre, che in cuor suo sapeva che sarebbe stato ingiusto tralasciare le paure della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni, utili alla crescita spirituale della sua bambina, da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli. Ultimo Sospiro della Sera costruì tanti dream catcher e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio cheyenne. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro… Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.

    Il funzionamento dell'acchiappasogni secondo i Cheyenne è questo:Il cerchio rappresenta l'universo e al suo interno viene intrecciata una rete simile alla ragnatela di un ragno. Questa rete ha il compito di catturare tutti i sogni. Se i sogni sono positivi, il dream catcher li affiderà al filo delle perline (le forze della natura) e li farà avverare. I sogni negativi invece verranno consegnati alle pime di un uccello che li porterà via.


    Lakota

    In un tempo lontano un vecchio stregone si trovava sulla cima di una montagna quando ebbe una visione: Iktome, grande maestro di saggezza, gli apparve sotto forma di ragno e gli parlò in una lingua sacra. Parlò al vecchio lakota dei cicli della vita, di come iniziamo a vivere da bambini passando dall’infanzia all’età adulta, e alla fine diventiamo vecchi e qualcuno si prende cura di noi come se fossimo diventati un’altra volta bambini, così si completa il ciclo.
    Mentre parlava, il ragno prese all’anziano un cerchio che aveva con lui, era un cerchio di salice al quale erano attaccate delle piume e delle crine di cavallo abbellite da perline. Prese il cerchio e iniziò a tessere una tela all’interno, mentre tesseva continuava a parlare dicendo: “in ogni periodo della vita vi sono molte forze, alcune buone e altre cattive, se ascolterai le forze buone queste ti guideranno nella giusta direzione, ma se ascolterai quelle cattive andrai nella direzione sbagliata e questo potrebbe danneggiarti.
    Mentre il ragno parlava continuava a tessere nel cerchio la sua tela e quando finì diede all’anziano il cerchio con la rete e disse: “la ragnatela è un cerchio perfetto con un buco nel centro, utilizzala per aiutare il tuo popolo a raggiungere i suoi obiettivi, facendo buon uso delle idee, dei sogni e delle visioni. Se crederete nel Grande Spirito, la rete tratterrà le vostre visioni buone, mentre quelle cattive se ne andranno attraverso il foro centrale”.
    L’anziano stregone raccontò in seguito questa visione alla sua gente e da allora i Lakota ritengono l’acchiappasogni un oggetto sacro e lo appendono all’entrata dei loro tepee per filtrare i sogni e le visioni. Quelli buoni sono catturati nella rete e quelli maligni scivolando nel buco centrale e se ne vanno per sempre.


    Chippewa

    Un ragno era solito tessera la tela in un angolo, vicino al giaciglio in cui Nokomis dormiva. Ogni giorno Nokomis osservava il ragno, mentre questi era intenento a tessere la sua ragnatela. Un dì mentre lo guardava al lavoro entrò suo nipote e guardando il ragno gridò: “Nokomis-iya!”. Fece un balzo e presa una scarpa per colpirlo. “No-Keegwa” (Non ucciderlo), sussurrò la nonna. “Nokomis perché vuoi proteggere il ragno)” chiese il ragazzo. La vecchia non gli rispose. Quando il ragazzo se ne andò, il ragno si avvicinò alla nonna per ringraziarla di averlo salvato, e le disse: “Per molti giorni mi hai osservato mentre tessevo la mia tela. Poiché mi hai salvato la vita ti offrirò un dono”. Sorridendo si allontanò, sempre tessendo la ragnatela. Subito la luna si avvicinò alla finestra e illuminò con un magico raggio la rete. “Vedi come sto tessendo?” disse il ragno “Guarda e impara ogni rete catturerà i sogni brutti mentre lascerà passare i sogni buoni riusciranno a passare attraverso il piccolo buco centrale, questo è il mio regalo per te. Usalo per ricordare solo i bei sogni, i sogni cattivi infatti resteranno per sempre impigliati nella rete.”

    SIMBOLI INDIANI

    SIMBOLI INDIANI

    Oggetti


    Acchiappasogni

    Oggetto che collocato sopra il letto del proprietario ha lo scopo di scacciare i brutti i sogni e favorire l'avverarsi di quelli belli. Tutti i sogni infatti passano attraverso il dream-catcher e la ragnatela all'interno del cerchio fermerà quelli cattivi, mentre le piume d'uccello e le perline permetteranno l'avverarsi di quelli positivi.(Più avanti vi riporterò qui di seguito la leggenda).

    Albero Sacro

    utilizzato nei rituali sciamanici era un punto di riferimento molto importante, infatti costituiva il collegamento tra i cielo e la terra ed era posto al centro del cerchio magico. Gli alberi sono da sempre molto importanti per gli indiani d'America in quanto per questi popoli essi emanano una certa energia dato che rappresentano una continuità cosmica ininterrotta poichè le radici sono collegate all'universo sotterraneo, il tronco alla superficie terrestre e i rami al cielo. Nella danza del sole il rituale si svolge proprio attorno all'albero sacro. Per gli indiani d'America l'albero aveva quattro significati principali: protezione (dai raggi del sole, fornisce il legno per scaldare ecc.), nutrimento (coi suoi frutti), crescita e interezza (data la già detta continuità cosmica).

    Awonawilona

    L'ermafrodita divino, dal quale secondo gli zuni sarebbero state create tutte le altre divinità (il cielo, la terra ecc.)

    Decorazioni e Penne

    Non utilizzando la scrittura gli Indiani d'America si avvalsero di complessi simboli per rappresentare i concetti che volevano esprimere come le pitture rupestri dette petroglifi che avevano lo scopo di "trascrivere" le visioni dello sciamano. Uno degli usi che colpì maggiormente gli europei quando videro per la prima volta gli indigeni d'America fu sicuramente la pittura corporale che li fece apparire agli occhi degli "occidentali" dei selvaggi. In reltà le figure o i segni tracciati sul corpo avevano dei significati specifici, potevano voler dire l'appartenenza ad una tribù, lo status dell'individuo oppure il suo coraggio. Altro linguaggio era quello delle penne che oltre ad essere un elemento ornamentale servivano a comunicare "notizie sull'individuo che le portava a seconda del loro colore o di come fossero tagliate

    Maschere

    le maschere presso gli indiani d'America erano molto importanti ed erano utilizzate dagli sciamani nei loro rituali in quanto si riteneva che chi la indossasse avesse la possibilità di trasformarsi in ciò che in essa era raffigurato.

    Ruota di Medicina

    La ruota di medicina è per gli indigeni nordamericani il simbolo dell'universo. Essa si presenta come un cerchio disegnato sulla terra. Il cerchio simboleggia l'armonia dell'universo mentre la ruota con il suo muoversi accompagna lo svolgersi degli avvenimenti conosciuti e non.

    Sacca di Medicina Potente

    amuleto diffuso tra gli indiani d'America, costruito con la pelle dell'animale avuto in visione e portato sempre con se. Non si sa bene cosa contenesse, probabilmente erbe o pietre "magiche" e in molti casi non veniva mai aperta. Gli indigeni nordamerica confidvano molto nel suo potere e serbavano per questa borsa un'acuta venerazione facendo preghiere e compiendo riti in suo onore. Nessun'uomo avrebbe mai venduto questa borsa in quanto su di lui sarebbero cadute mille disgrazie mentre l'averla persa in battaglia avrebbe portato l'individuo ad essere considerato all'interno della tribù alla stregua di un ragazzino e per riacquistare il suo onore egli doveva o riprendersi la sua "medicine-bag" o prenderla ad un "nemico" del quale in questo modo avrebbe acquistato l'energia.

    Sacra Pipa (o Calumet)

    simbolo di unità e armonia era utilizzata in tutte le occasioni importanti ma anche nella meditazione personale. Essa veniva fumata per invocare gli spiriti o per ufficializzare un evento. La pipa era ed è sacra poichè fa da tramite tra l'uomo e il Grande Spirito portando a quest'ultimo attraverso il fumo che ne fuorisce preghiere e invocazioni. La cavità del cannello della pipa rappresenta il corpo umano; il fornello, la sua anima; la parte concava all'interno del fornello, il cuore. Per preparare il cannello della pipa si usava per lo più il legno di ontano menre per il fornello della pipa si utilizzava la pietra rossa (catlinite) o l'argilla.

    Scalpo

    Per scalpo si intende una piccola parte del cuoio cappelluto che veniva strappata al nemico con un'operazione che non era mortale. La pratica dello scotennamento era molto diffusa tra gli Indiani d'America in quanto si riteneva che lo scalpo contenesse l'anima e la forza del possessore che poteva venire trasmessa al guerriero che era riuscito ad impossessarsene.

    Scudo

    questa arma di difesa veniva tenuta in grande considerazione dagli indigeni nordamericani che stabilivano con essa un contatto sacro dipingendoci la loro visione. Era ottenuto dalla pelle di bisonte

    Tamburo

    Il tamburo era lo strumento musicale per eccellenza e veniva utilizzato nelle cerimonie per facilitare il collegameto con il Divino. Esso veniva prodotto con il materiale indicato dagli Spiriti e veniva sopra la sua pelle venivano disegnati dei simboli che rappresentavano i vari viaggi che doveva compiere lo sciamano. Il tamburo consentiva attraverso il suo suono ripetuto di entrare in uno stato di trance allontanando gli spiriti malvagi

    Totem

    Totem deriva da una parola algonchina ototeman il cui significato è rapporti di parentela ed era tenuto in grande considerazione da tutta la comunità cui aveva lo scopo di ricordare di mantenere vivi i rapporti con gli altri membri della tribù e con gli antenati (che li scrutavano attraverso di esso). Il totem rappresentava il più delle volte una serie di animali e più raramente vegetali e fenomeni naturali. In molti casi esso diventava oggetto di culto della tribù che in esso vedeva il proprio antenato cui erano attribuite delle gesta mitiche.


    Animali


    Gli animali vengono considerati dagli Indiani d'America come degli antenati mitici e secondo molte leggende sono loro che aiutano gli umani a vivere (regalandogli il fuoco, del cibo ecc.) è attraverso questa chiave di lettura che possiamo capire il perchè del profondo rispetto verso la fauna del pianeta che li circondava. Gli animali intervenivano nelle visioni degli uomini (come una sorta di messaggeri di Wakan Tanka) e da quel momento diventavano gli spiriti protettori di quella persona infondendole le loro doti: forza, saggezza, agilità ecc.

    Alce

    potente spirito amoroso

    Aquila

    sicuramente uno degli animali più importanti. Questo uccello infatti vola più alto di tutti gli altri e pertanto è il più vicino a Wakan Tanka. Di conseguenza è considerata come un messaggero che pota le preghiere umane sino alle orecchie del Grande Spirito. Il potere dell'aquila era riservato ai capie il suo spirito presiedeva i consigli, le battute di caccia e le spedizioni di guerra.

    Bisonte

    attorno al bisonte ruotava la vita delle grandi nazioni delle pianura. Come spiega Cervo Zoppo infatti:_"il bisonte ci dava tutto quello di cui avevamo bisogno. Senza i esso non saremo potuti sopravvivere....) Da ciò si può capire il perchè i bianchi si accanirono contro questi animali; distruggendo loro avrebbero avuto partita vinta contro le popolazioni nomadi. Tuttavia non riuscirono nel loro intento: oggi i bisonti esistono ancora così come gli Indiani d'America

    Cane

    prima dell'arrivo del cavallo era sicuramente il miglior amico della tribù; a lui ci si affidava per il trasporto delle masserizie, anche se aveva il grande difetto di richiedere un controllo continuo essendo facilmente distraibile. Con l'arrivo del cavallo il suo ruolo si ridimensionò di molto ma restò comunque un ottimo guardiano del villaggio. In alcuni riti religiosi il cane veniva sacrificato o addirittura mangiato (per acquisirne la ferocia). A questo animale si attribuivano: impulsività, sregolatezza e codardia.

    Cervo

    anch'esso oggetto di molti miti leggende, era una preda molto ambita per i cacciatori che in suo onore celebravano riti e danze (sopratutto tra i pueblo). Simboleggia vitalità e bellezza.

    Cavallo

    importato nel continente americano dagli spagnoli, cambiò ben presto la vita dei nativi in tutti i campi: economico, bellico, religioso e nella caccia. Per spiegare le sue origini nacquero molto leggende. L'introduzione di questo animale permise di poter trasportare più cose sui travois (prima portati dai cani). In battaglia i guerrieri curavano minuziosamente l'aspetto del loro "compagno" dipingendolo con simboli che avevano un preciso significato. Il cavallo divenne anche simbolo di ricchezza, più cavalli si possedeva maggiore era il prestigio all'interno del villaggio, pertanto frequenti divennero le scorrerie per rubarli sia ai bianchi che alle tribù ostili.I nativi divennero molto bravi ad addomesticare i cavalli, nutrendo però sempre un profondo rispetto per essi.

    Castoro

    spirito protettore del lavoro e delle provviste

    Caribù

    era per gli eschimesi quello che il bisonte era per i Lakota: il centro dell'universo

    Corvo

    per le popolazione del nord-ovest e dell'Alaska è l'eroe mitico che nel tempo della creazione ebbe un ruolo centrale nella formazione della terra, delle stelle e del sole. Per altre nazioni invece è visto come il briccone che si diverte a combinarne di tutti i colori per ottenere due cose per lui fondamentali: cibo e sesso.

    Coyote

    oggetto di molti miti e leggende che in lui vedevano: trasgressione, ribellione, allegria, imbroglio, malizia ecc. Tutte qualità piuttosto negative, anche se in qualche caso interveniva per aiutare l'uomo, mentre il suo hobby principale era quello di portare disordine....

    Falco

    anch'egli come l'aquila molto vicino al Grande Spirito, infondeva due doti importanti: agilità e resistenza oltre all'altruismo e al coraggio; proprio per questo motivo le sue penne ornavano gli scudi e i copricapi dei guerrieri

    Farfalla

    presso le tribù meso-americane era simbolo del trascendentale essendo la sua vita molto breve e in continuo rinnovamento

    Gufo
    associato alla morte o messaggero di cattive notizie. Secondo alcune leggende questo animale sa chi deve morire e pochi giorni prima chiama il predestinato. Presso alcune tribù tuttavia è considerato come dispensatore di saggezza e consigli

    Lupo

    fratello del coyote, il suo compito era quello di creare tutte le cose buone che venivano infastidite dalla sua metà. Simbolo di saggezza.

    Orso

    è indicato come il guaritore e se in una visione egli rivela all'uomo una medicina quest'ultima sicuramente funzionerà e sarà potente.

    Ragno

    personaggio molto controverso nella mitologia indiana; per i Sioux è considerato il compagno di giochi del coyote mentre per gli Hopi è colui che creò l'umanità

    Rana

    spirito protettore dei poteri occulti (presso i Sioux)

    Scoiattolo

    simbolo di agilità e velocità in battaglia

    Talpa

    altro spirito amoroso

    Tartaruga

    spirito protettore della vita; simbolo della sopravvivenza

    Uccello di Tuono

    simbolo di pioggia, fuoco, verità e diversità. E' presente in moltissimi miti indiani, assomiglia molto all'aquila ma è di dimensioni molto più grandi. Il suo compito è quello di portare le pioggie, con lampi e tuoni. La sua vita procede in senso contrario a tutte le cose. E' considerato sacro e invocato in molte cerimonie e a testimonianza della verità mentre si fuma la sacra pipa; chi dice il falso infatti potrebbe essere fulminato.

    Volpe e Tasso

    simboli di furbizia e scaltrezza

    Tra gli altri animali possiamo annoverare:

    la lepre, che rubò il fuoco agli esseri supremi per donarlo agli uomini,

    il coniglio, che nella zona dei Grandi Laghi è considerato il creatore del mondo,

    il serpente che nella zona meso-americana è la divinità più importante;

    le orche nelle quali si trasformerebbero gli annegati secondo gli Haida e i Tlingit

    e tanti altri che vi elencherò più avanti a mano a mano che riuscirò a reperire altro materiale

    Edited by -Mariella- - 23/4/2022, 07:38
     
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