La panchina di Mariella Forever

10 febbraio Giorno del ricordo La tragedia delle foibe

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sorriso@
     
    .

    User deleted


    10 febbraio, si ricordano gli infoibati. Napolitano: non è revisionismo e su Eluana serve una riflessione

    Una riflessione comune, dopo la morte di Eluana Englaro. È quanto chiede il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aprendo il suo discorso al
    Quirinale in occasione della cerimonia per il Giorno del Ricordo. "Questa cerimonia cade in un momento di dolore e turbamento nazionale che - ha detto il capo dello Stato -
    puo' diventare occasione di una sensibile e consapevole riflessione comune".

    Il Giorno del ricordo "non ha a nulla a che vedere col revisionismo storico, col revanscismo e col nazionalismo" ma l'Italia, ieri come oggi, -dice il Capo dello Stato "non puo' dimenticare le sofferenze, sino a un orribile morte inflitta a italiani assolutamente immuni da ogni colpa".

    Napolitano dice no al revisionismo storico ma anche che non si possono cancellare le sofferenze di tanti italiani innocenti che furono infoibati tra il 1943 e il 1945 dal regime comunista di Tito.

    Fini restituisce l'identità italiana agli esuli istriani e dalmati

    Il presidente della Camera Gianfranco Fini si e' fatto promotore di un'iniziativa
    legislativa che mira a restituire nei documenti l'identita' "italiana" agli esuli istriani, giuliani e dalmati. Fini ne parla in una risposta ad una lettera di un'esule dalmata, la
    signora Federica Haglich, pubblicate entrambe oggi da "Il Gazzettino".

    Il Giorno del ricordo che e' stato voluto dal Parlamento corrisponde "all'esigenza di un riconoscimento umano e istituzionale gia' per troppo mancato e giustamente
    sollecitato". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parla al Quirinale in occasione della giornata che ricorda la tragedia delle foibe e l'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia di 350mila italiani nel dopoguerra e rivendica la necessita' di conservare la memoria e di coltivarla, respingendo ogni accusa di revanscismo e nazionalismo.

    La donna pone il problema dell'identita' nei documenti anagrafici che lei ed altri esuli ottengono dallo Stato italiano con l'indicazione di nazionalita' "yugoslava". Fini rende noto di aver scritto personalmente al presidente del Consiglio e al ministro dell'Interno "affinche' possano individuare quanto prima una soluzione legislativa per poter annotare nei documenti di identita' degli esuli e dei loro familiari la dicitura italiana anziche' 'yugoslava"'.
     
    .
35 replies since 10/2/2009, 11:27   1133 views
  Share  
.