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nuvola+
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Madre Teresa di Calcutta diceva: ‘’Una sola cosa è necessaria: le mie preghiere’‘. E aggiungeva: “Potrei parlare molto di Dio e magari poco con lui. Potrei proferire un sacco di parole e forse dire anche cose molto buone, ma poi dentro di me non trovare il tempo di ascoltare. Ascoltare la voce di Dio nel nostro cuore, perché allora nel silenzio del cuore, Dio parla. Poi dalla pienezza dei nostri cuori la nostra bocca deve far scaturire la parola. Altrimenti potremmo sciorinare un sacco di cose, esser padroni di tutta la conoscenza possibile, di tutta la teologia e di tutte le cose che riguardano Dio però non esser capaci di accendere quel fuoco nel cuore della gente”.
Ho sentito
Ti ho trovato in tanti posti, Signore. Ho sentito il battito del tuo cuore nella quiete perfetta dei campi, nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota, nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea di persone che ti amano. Ti ho trovato nella gioia, dove ti cerco e spesso ti trovo.
Ma sempre ti trovo nella sofferenza. La sofferenza è come il rintocco della campana che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Signore, ti ho trovato nella terribile grandezza della sofferenza degli altri. Ti ho visto nella sublime accettazione e nell'inspiegabile gioia di coloro la cui vita è tormentata dal dolore.
Ma non sono riuscito a trovarti nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri. Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente il dramma della tua passione redentrice, e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata dal grigiore della mia autocommiserazione.
Signore io credo. Ma tu aiuta la mia fede.
Madre Teresa di Calcutta
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